Botta e risposta a distanza di giorni e di luoghi e a suon di frasi da allontanamento tra i leader di Ncd e Lega Nord. Due giorni fa Matteo Salvini aveva dichiarato che il suo partito non è in vendita e che “ogni morto nel Mar Mediterraneo è figlio di Mare nostrum, che va sospesa. Come faccio a sedermi al tavolo con Alfano che è il ministro che fa invadere casa mia?”. Non si è fatta attendere la reazione del ministro dell’Interno che, oggi, ha detto all’Ansa che “in Italia sta emergendo una brutta ed estrema destra. La Lega può fare questo cammino che nulla ha a che fare con il nostro movimento ma si rende del tutto incompatibile con qualsiasi prospettiva di governo e alleanza con l’area moderata e del centrodestra italiano”.
Le parole di entrambi sembrerebbero non lasciare scampo ad una riappacificazione, anche perché non è la prima volta che, da ambe due le parti, arrivano segnali di conflitto e allontanamento. È altrettanto vero che la politica italiana, recente e non, ci ha appassionato molto spesso più per relazioni complicate tra aree, personaggi e partiti che per azioni concrete messe in campo. Non è dunque da scartare fino all’ultimo che alle prossime elezioni Lega e Ncd potrebbero stare assieme, magari anche a Forza Italia e qualche altro soggetto politico in orbita di centro destra.
Ciro Oliviero