Voci di corridoio proponevano già da settimane l’uscita da Sinistra Ecologia e Libertà di alcuni esponenti. La conferma è arrivata nella giornata di oggi, anche se manca ancora l’ufficialità per la conferma dell’uscita di Gennaro Migliore e Claudio Fava dal partito di Vendola.
Gennaro Migliore ha addirittura scritto una lettera nella quale si legge che “si è interrotto il reciproco rapporto di fiducia che è seguito alla discussione nel gruppo parlamentare sul decreto Irpef e al successivo voto parlamentare. Ieri però è stata messa in discussione, di fatto, non l’espressione di un punto di vista diverso, ma la deontologia di una posizione in seno a una comunità politica: sono stato accusato di ‘sequestro della linea’ politica del partito, appunto. Di essere un sabotatore. Per me si è rotto ieri un vincolo di fiducia”.
Anche Fava si è espresso su questa scelta, dichiarando che è “inderogabile per la distanza che ormai separa Sel dal suo progetto originario”.
Le motivazioni addotte dai due parlamentari di Sel non sono però così dure e non marcano una impossibilità a tornare sui loro passi, come altre voci interne al partito fanno trasparire nelle ultime ore. Ipotesi quest’ultima, che si legge anche nelle dichiarazioni rilasciate questa mattina da Arturo Scotto, il quale ha dichiarato che “in segreteria avremo il compito di discutere un fatto politico rilevante che sono le dimissioni del capogruppo alla Camera, verso cui nutro profonda stima ed affetto, e stabilire come procedere nell’immediato. Senza drammatizzazioni e con il giusto equilibrio tra le varie posizioni espresse”.
Lo stesso Scotto però non ha nascosto la sua ammirazione per Matteo Renzi aggiungendo che “nessuno nega che Renzi rappresenti una novità che ha avuto la capacità di cambiare il segno della politica degli ultimi anni. Ci sono verità interne nelle cose che dice il premier a cui una forza matura della sinistra non può non guardare con attenzione. Tuttavia io credo che questo non significhi automaticamente che la ricetta di Renzi sia quella giusta”.
Rispetto all’uscita da Sel si fanno anche i nomi di Ileana Piazzoni, Nazareno Pilozzi, Guido Quaranta, Alessandro Zan e Fabio Lavagno, che passerebbero prima al gruppo misto, per poi entrare nel Pd.
Nelle prossime ore si susseguiranno una serie di incontri romani per cercare di ricucire i rapporti tra le varie anime del partito di Vendola e così risanare una crisi che Sel sta vivendo già da qualche mese.
Ciro Oliviero