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Venticinque persone indagate e tre finite dietro le sbarre nell’ambito di un’inchiesta sulla pedopornografia avviata dalla Procura di Catania. L’indagine è stata condotta dalla polizia postale e delle comunicazioni per detenzione e divulgazione di video pedo-pornografici in rete. L’indagine non ha coinvolto persone esclusivamente della provincia di Catania, ma ha interessato anche Messina, Napoli e Prato. Le stesse città nelle quali sono stati arrestati rispettivamente un pensionato di 64 anni, un impiegato di 41 anni e un operaio di anni 44 anni.
Non solo le città succitate. Sono state eseguite perquisizioni anche nelle città di Teramo, Roma, Bologna, Cagliari, Venezia, Modena, Grosseto, Pisa, Milano, Bergamo, Varese, Brescia, Genova, Torino e Trieste.
“La Polizia postale, comunque, oltre alla repressione del fenomeno è seriamente impegnata sul fronte della prevenzione: incontri nelle scuole, iniziative itineranti come ‘Una vita da social’, il truck della Polizia Postale che ha fatto tappa a Catania lo scorso 7 marzo”, ha dichiarato il vice questore aggiunto della Polizia di Stato e dirigente del compartimento Polizia postale e delle comunicazioni Sicilia orientale, Marcello La Bella.
Ciro Oliviero
