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I mestieri che resistono alla crisi

Una studio della Cgia (Associazione Artigiani Piccole Imprese Mestre) ha evidenziato quali sino in questo momento i lavori che resistono nonostante la crisi. Si va dalla pizzetteria al taglio alle gastronomie. Dalle rosticcerie alle friggitorie. Dagli addetti alle pulizie alle estetiste. Dai serramentisti ai panettieri, fino a giardinieri, gelatai e dipintori.

Questi attività nel 2013 non solo non sono state travolte dalla continua ondata di crisi economica, bensì hanno fatto fare all’economia un leggero balzo in avanti, creando circa ventiquattro mila nuovi posti di lavoro. Oltre queste attività in aumento anche quella dei tatuatori che hanno fatto segnare un incremento del 442,8 per cento. In aumento anche i pasticceri, con +348%, i pellettai, con +216,3%, e i disegnatori grafici, con +189,8%.

“Nel 2013, sebbene a livello nazionale l’artigianato abbia perso quasi 28 mila imprese, abbiamo potuto registrare una forte espansione delle professioni legate ai settori dell’alimentazione e dei servizi. La manifattura e le costruzioni, invece, continuano a segnare il passo”, ha dichiarato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia.

Ciro Oliviero

 

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