02 dicembre 1983 – NAPOLI (NA)
Il 2 dicembre 1983 nei pressi della propria abitazione rimane vittima di un attentato, ad opera di ignoti, l’agente Cristiano Antonio, 27 anni.
L’uomo nato a Trentola-Ducenta (CE) il 03 febbraio 1956 prestava servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.
Cristiano è in compagnia di un altro agente Antonio De Cicco, che viene gravemente ferito. I due che tornavano dal carcere di Poggioreale, dove erano stati in servizio durante la notte, a bordo di un’automobile, sono stati affiancati da un’altra autovettura dalla quale sconosciuti hanno sparato a raffica numerosi colpi di pistola. Cristiano muore all’istante, mentre l’altro agente di custodia resta ferito, mentre l’auto con i sicari si dilegua velocemente verso l’aversano.
L’agguato è rivendicato, al centralino del quotidiano “Il mattino'”, da una persona che dichiara di parlare a nome dell’organizzazione ”oca” (organizzazione camorrista armata). Stando alla rivendicazione, l’assassinio della guardia carceraria, si spiegerebbe come risposta per gli abusi subiti dai detenuti nei carceri e nei supercarceri specialmente nel braccetto della morte.
Cristiano Antonio è riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno.