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Un italiano fiero, Toto Cutugno

Nella prima metà degli anni ’60 fa le sue prime esperienze suonando la batteria in vari gruppi, tra cui i “Nostradamus”, i “Cocci di vaso” e gli “Accadimenti Terapeutici”. L’esperienza più fortunata con la quale trova qualche affermazione è quella con il gruppo “Ghigo e i goghi”.

Nel 1976 calca per la prima volta il palco di Sanremo; con il gruppo degli “Albatros” presenta il brano “Volo AZ504” che si classifica terza. L’anno dopo è di nuovo al Festival con “Gran premio”.

Inizia la carriera solista nel 1978 con la canzone “Donna donna mia”, che diventerà poi sigla del programma “Scommettiamo?” di Mike Bongiorno. Sempre nel 1978 scrive “Soli” per Adriano Celentano. Nel 1979 incide “Voglio l’anima”, seguita dall’omonimo album.

Nel 1980 è di nuovo a Sanremo: con “Solo noi” arriva primo. Subito dopo vince il Festival di Tokyo con “Francesca non sa”, partecipa al Festivalbar con “Innamorati”; vince il Festivalbar in qualità di autore del brano “Olimpic Games”, cantato da Miguel Bosè. Incide poi “Flash”, sigla dell’omonimo programma di Mike Bongiorno.

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