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A Tallinn la World Clean Conference 2013 di Let’s Do It!

Duecento delegati provenienti da Europa, America, Asia e Africa hanno trasformato Tallinn nel cuore pulsante del movimento ambientalista globale. La capitale estone, infatti, ha ospitato dal 1 al 3 febbraio la Clean World Conference 2013, kermesse mondiale del movimento civico Let’s Do It!. Nato nel 2008 in Estonia, quando circa 50 mila persone decisero di ripulire il loro paese e in un giorno raccolsero oltre 10 mila tonnellate di rifiuti, Let’s Do It! è oggi presenti in 96 paesi. Fra questi anche l’Italia.
L’evento di Tallinn, infatti, ha visto per la prima volta la partecipazione di Let’s Do It! Italy. Vincenzo Capasso, coordinatore per l’Italia, e Pietro Lombardi, del team di comunicazione, hanno spiegato il progetto italiano per il 2013: Let’s Do It! Vesuvio. “Abbiamo deciso di cominciare dal Vesuvio per il suo forte valore simbolico. Fino ad ora è stato in tutto il mondo un emblema del disastro ambientale di Napoli e della Campania. Con la nostra iniziativa vogliamo rovesciare questa visione negativa, mostrando le potenzialità insite in una sana relazione tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda”.
Let’s do it! Vesuvio è la prima iniziativa di Let’s Do It! Italy e si compone di due fasi principali: la mappatura dei rifiuti presenti nell’area del Parco nazionale del Vesuvio e una giornata di pulizia, prevista a giugno. “La mappatura è già in corso – ha spiegato Capasso -, grazie all’applicazione per smartphone fornita dall’organizzazione internazionale, che consente ai volontari la geolocalizzazione dei rifiuti. L’evento di pulizia, invece, è in fase di organizzazione. Stiamo cercando di costruire una rete internazionale e gli inizi sono promettenti: il video di presentazione che abbiamo portato a Tallinn è stato accolto con interesse e abbiamo ricevuto le prime adesioni informali per l’evento di giugno”.
La tre giorni di conferenze e workshop ha rappresentato un momento di riflessione per Let’s Do It!. Oltre a mostrare i risultati raggiunti e i progetti realizzati in questi quattro anni, si è discusso sulla direzione da intraprendere nei prossimi anni, per favorire evoluzione e maturazione del movimento. Fino ad ora, infatti, l’attività dei vari gruppi nazionali è stata incentrata su grandi eventi di pulizia di luoghi simbolici del proprio paese, i Clean Up. In questi quattro anni sono stati realizzati 115 eventi del genere, con la partecipazione di oltre 7 milioni di volontari. Ora si cerca di andare oltre, per far si che i Clean Up diventino uno degli strumenti di un’azione più ampia.
“Il piano dei 1000 giorni”, ai cui diversi aspetti sono stati dedicati molti dei workshop e diverse conferenze, rientra in questo orizzonte. Come fare rete, anche in paesi di grandi dimensioni? Quali sono gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione dei volontari? E ancora, come creare consapevolezza e cultura su temi come lo sviluppo sostenibile, la gestione delle risorse e lo smaltimento dei rifiuti?
“Il movimento si trova ad un punto di svolta – secondo Capasso – e le idee emerse a Tallinn per andare avanti sono molte. Alcune sono molto semplici, realizzabili da ognuno di noi, come le gare tra vicini per cene a impatto ambientale zero. Altre sono più complesse e articolate, finalizzate a ripensare complessivamente il nostro rapporto con l’ambiente, le risorse e i rifiuti, nell’ottica della riduzione di questi ultimi, del riutilizzo dei prodotti, del riciclaggio dei materiali e della riprogettazione delle dinamiche di produzione dei beni di consumo”.

Pietro Lombardi

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