I cittadini italiani sono poco avvezzi alle questioni politiche. Anche se potrebbe sembrare un paradodosso, ancora meno seguono quelle locali. Di una cosa però si interessano. Di come l’amministrazione alla guida del proprio paese spende le tasse che gli stessi versano nelle casse comunali. Di quello anche i cittadini ercolanesi, che storicamente erano entrati poco nel sistema politico-amministrativo, stanno iniziando ad interessarsi.
Un preambolo questo che serve da cappello introduttivo e si richiama a piè pari con l’intervento del consigliere dell’Idc Giampiero Perna in sede di consiglio comunale nella serata di lunedì. Le possibilità sollevate dal giovane consigliere di maggioranza avrebbero del clamoroso qualora venissero appurate. La questione concerne il recente Festival delle Ville Vesuviane tenutosi presso la struttura di via D’Annunzio nota come Villa Favorita ad Ercolano. In buona sostanza l’intervento di Perna chiede chiarimenti, che come lo stesso ha dichiarato, saranno presentati ufficialmente con un’interrogazione al prossimo consiglio utile. Quella di ieri infatti non era altro che una comunicazione. Alla quale, tra le altre cose, come previsto dal regolamento comunale, non si potrebbe dar adito a risposte. E invece è iniziata una girandola. Prima l’assessore al ramo Irene Coppola che si accora chiamando in ballo potenziali denuncie alla Procura della Repubblica. Poi altri consiglieri, quasi come fosse una riunione di partito e non un consesso pubblico di rappresentanza dei cittadini. Le polemiche sono verse, come è solita l’amministrazione ercolanese, sul fatto che dovesse o meno essere reso pubblico in consiglio, come ha dichiarato Nicola Grimaldi perchè “non fa comodo a nessuno”. Sarebbe da meditare forse più su queste parole piuttosto che su delle richieste più che legittime di un consigliere che, seppur veementi, cercano di fare luce su quello che dovrebbe essere l’interesse di ognuno che siede su quelli scranni. Questione che spesso sfugge a (quasi) tutti.
“C’è il ragionevole dubbio, – ha dichiarato in sede di consesso comunale Perna – che quella quantificazione e stima degli impatti attesi, sia stata una vera e propria bufala”. La definizione di “gara indirizzata” usata da Perna è importante e lascia tutti nel ragionevole dubbio. Soprattutto in virtù del fatto che potrebbe non far comodo a nessuno, come ha detto Grimaldi. Una bufala perché l’evento non sarebbe stato accompagnato da un’adeguata valutazione d’impatto. Ma non solo. Un ulteriore problema starebbe, e questo è alquanto evidente, su un mancato riscontro delle attività commerciali. La solita toccata e fuga di chi è stato a seguire il concerto e per il post evento si organizzava in altre città limitrofe.
Lo stesso Perna, nel corso del suo intervento, si è detto speranzoso che, all’interrogazione che presenterà al prossimo consiglio utile, l’accorato assessore al ramo Coppola possa smentirlo. Altrimenti, come ha ben inquadrato a pochi minuti dall’intervento di Perna l’esponente del Partito democratico Ciro Buonajuto, questa questione getterà fango sulla città tutta. In attesa dei conti della quota rosa.
Per il resto del consiglio comunale nulla di importante da segnalare se non le solite gaffe e svogliatezza di una buona parte del consesso.
Un preambolo questo che serve da cappello introduttivo e si richiama a piè pari con l’intervento del consigliere dell’Idc Giampiero Perna in sede di consiglio comunale nella serata di lunedì. Le possibilità sollevate dal giovane consigliere di maggioranza avrebbero del clamoroso qualora venissero appurate. La questione concerne il recente Festival delle Ville Vesuviane tenutosi presso la struttura di via D’Annunzio nota come Villa Favorita ad Ercolano. In buona sostanza l’intervento di Perna chiede chiarimenti, che come lo stesso ha dichiarato, saranno presentati ufficialmente con un’interrogazione al prossimo consiglio utile. Quella di ieri infatti non era altro che una comunicazione. Alla quale, tra le altre cose, come previsto dal regolamento comunale, non si potrebbe dar adito a risposte. E invece è iniziata una girandola. Prima l’assessore al ramo Irene Coppola che si accora chiamando in ballo potenziali denuncie alla Procura della Repubblica. Poi altri consiglieri, quasi come fosse una riunione di partito e non un consesso pubblico di rappresentanza dei cittadini. Le polemiche sono verse, come è solita l’amministrazione ercolanese, sul fatto che dovesse o meno essere reso pubblico in consiglio, come ha dichiarato Nicola Grimaldi perchè “non fa comodo a nessuno”. Sarebbe da meditare forse più su queste parole piuttosto che su delle richieste più che legittime di un consigliere che, seppur veementi, cercano di fare luce su quello che dovrebbe essere l’interesse di ognuno che siede su quelli scranni. Questione che spesso sfugge a (quasi) tutti.
“C’è il ragionevole dubbio, – ha dichiarato in sede di consesso comunale Perna – che quella quantificazione e stima degli impatti attesi, sia stata una vera e propria bufala”. La definizione di “gara indirizzata” usata da Perna è importante e lascia tutti nel ragionevole dubbio. Soprattutto in virtù del fatto che potrebbe non far comodo a nessuno, come ha detto Grimaldi. Una bufala perché l’evento non sarebbe stato accompagnato da un’adeguata valutazione d’impatto. Ma non solo. Un ulteriore problema starebbe, e questo è alquanto evidente, su un mancato riscontro delle attività commerciali. La solita toccata e fuga di chi è stato a seguire il concerto e per il post evento si organizzava in altre città limitrofe.
Lo stesso Perna, nel corso del suo intervento, si è detto speranzoso che, all’interrogazione che presenterà al prossimo consiglio utile, l’accorato assessore al ramo Coppola possa smentirlo. Altrimenti, come ha ben inquadrato a pochi minuti dall’intervento di Perna l’esponente del Partito democratico Ciro Buonajuto, questa questione getterà fango sulla città tutta. In attesa dei conti della quota rosa.
Per il resto del consiglio comunale nulla di importante da segnalare se non le solite gaffe e svogliatezza di una buona parte del consesso.
Ciro Oliviero