L’inquinamento è fuori controllo nelle città italiane. “Molte a marzo hanno già superato il limite di sforamenti di 35 giorni l’anno”, è l’allarme lanciato da Legambiente. La questione è stata affrontata in occasione della Giornata mondiale della Terra celebrata il 22 aprile in ben 175 paesi di tutto il mondo, un appuntamento per riflettere sulle condizioni difficili in cui versa il pianeta: dalla carenza di cibo e di acqua all’inquinamento atmosferico, fino all’impatto sulla salute delle persone.
Chi vive in grandi metropoli – l’Italia ovviamente non fa eccezione – soffre una scarsa qualità dell’aria, contaminata da un lato dalle polveri sottili Pm10 e dall’altro dagli Ipa (Idrocarburi policicli aromatici), sostanze prodotte dalla combustione di carbon fossile, petrolio, legname, grassi, tabacco ecc, molte delle quali nocive per la salute con effetti anche di tipo cancerogeno e genotossico.
Allarme in Pianura Padana
La situazione in tutta la Penisola è particolarmente critica con in grandi città come Roma e Milano dove i limiti sulle polveri sottili previsti dalla legge vengono puntualmente superati. Tuttavia non sono esenti anche i piccoli centri soprattutto del Nord Italia: la Pianura Padana è una delle aree con il maggior tasso di inquinamento atmosferico. Qui molte centri di media grandezza hanno già “bruciato” il bonus di 35 giorni sul superamento dei livelli di Pm10.
Attesa per una mobilità alternativa
Secondo l’Unione europea, il principale responsabile delle emissioni inquinanti e delle Pm10 è proprio il traffico urbano, ragion per cui per migliorare la qualità dell’aria occorre puntare su un sistema di mobilità alternativo privilegiando i mezzi pubblici, preferendo quando possibile, muoversi in bici piuttosto che in auto, o sfruttando sistemi di trasporto alternativi: dal car sharing al bike sharing, in attesa che le prime vetture elettriche a impatto zero arrivino finalmente sulle nostre strade e che autorità e istituzioni spingano l’acceleratore per la creazione di un’infrastruttura di ricarica efficiente e ramificata. Ma probabilmente, c’è ancora molto da aspettare.
Fonte: www.globalist.it
Radio Siani la radio della legalità