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Vittime innocenti: 2 marzo

  • 1948 Epifanio Li Puma
  • 1988 Donato Boscia
  • 2000 Francesco Scerbo
  • 2002 Torquato Ciriaco

1948
Epifanio Li Puma
Sindacalista di 55 anni
Ucciso a Petralia Soprana (PA)

Epifanio Li Puma fu un socialista e la sua prima battaglia fu quella per l’attribuzione delle terre promesse dallo Stato ai combattenti nel Primo Dopoguerra. Fu un antifascista dichiarato, non un rivoluzionario ma un pacifista, un uomo che credeva nello Stato e nella Giustizia.

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Epifanio subì ripetute minacce e fu ucciso a Petralia Soprana con due colpi di fucile da due uomini a cavallo mentre lavorava la terra davanti a due dei suoi figli. Fu un omicidio inaspettato per l’opinione pubblica, ma in qualche modo annunciato, visto l’inasprirsi delle lotte contadine e, di conseguenza, della risposta delle mafie agrarie. Inoltre, l’assassinio di Epifanio ebbe luogo in piena campagna elettorale in vista delle elezioni del 18 aprile 1948 e colpire il capo della Lega significava colpire l’intero movimento contadino.

1988
Donato Boscia
Direttore di 31 anni
Ucciso a Palermo

Donato Boscia, direttore del cantiere dell’impresa romana Ferrocementi, fu freddato a Palermo da cinque colpi di pistola perché stava costruendo una sezione dell’acquedotto siciliano sul quale la mafia non era riuscita a mettere le mani.


2000
Francesco Scerbo
Di 29 anni
Ucciso a Isola di Capo Rizzuto (KR)

Francesco Scerbo fu ucciso per errore da mano mafiosa. Era definito un bravo ragazzo, impegnato nel volontariato, padre di una bambina di cinque anni e marito di moglie in dolce attesa. Si trovò sulla traiettoria di tiro di alcuni sicari mafiosi che volevano assassinare Franco Arena, elemento di spicco della famiglia.


2002
Torquato Ciriaco
Avvocato di 55 anni
Ucciso a Maida (CZ)

Torquato Ciriaco fu ucciso lungo la strada che collega Lamezia con Maida intorno alle 23, mentre tornava a casa. I killer hanno affiancato l’auto e hanno iniziato a sparare, crivellando l’auto. Ciriaco, ferito al fianco sinistro, si è schiantato contro un muro sul lato opposto della strada e i killer lo hanno colpito altre due volte alla nuca. Sono modalità di esecuzione tipiche della ‘ndrangheta reggina. Torquato Ciriaco era uno dei più grossi avvocati civilisti e amministrativisti della provincia di Catanzaro.