1920 Nicolò Alongi Sindacalista di 57 anni Ucciso a Palermo
La storia di Nicolò Alongi è legata a quella del socialismo e dei movimenti popolari in Sicilia, dalla fine dell’Ottocento al primo dopoguerra e alle lotte contro il latifondo e le sue gerarchizzate figure di campieri, gabelloti, proprietari medi e agrari aristocratici. Alongi entra nel movimento dei fasci siciliani all’età di trent’anni, sposando le idee del dirigente socialista del circondario di Corleone, Bernardino Verro.
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E’ lo sciopero agrario del 1901, iniziato in agosto e conclusosi in dicembre con una vittoria dei contadini guidati da Alongi, ad accreditarlo come sindacalista e maturo dirigente del movimento. L’impegno di Alongi e di Verro apre in Sicilia la stagione del socialismo rurale: si costituiscono altre “Leghe di miglioramento” e si riunisce a Prizzi, un Congresso contadino zonale per il coordinamento delle attività delle Leghe socialiste; la Lega di miglioramento prizzese, di cui Alongi è ininterrottamente presidente, raccoglie fin dalla sua nascita circa duecento militanti socialisti. Due sono i meriti che fanno di Alongi un grande uomo della storia: il primo, sta nell’avere capito i limiti del riformismo agrario e nell’avere puntato alla diretta e piena acquisizione in proprietà delle terre da parte dei contadini poveri; il secondo, andando oltre le posizioni dello stesso Verro, consiste nell’essere stato il primo dirigente contadino capace, dopo i fasci di fine ottocento, di ricongiungere i lavoratori nella formula dell’alleanza operai-contadini. Nel 1919 il Decreto Visocchi assicura affitti convenienti alle cooperative di produzione e lavoro contadino, esautorando i gabelloti per arrivare più tardi all’assegnazione delle terre incolte. A questo traguardo la mafia risponde con l’assassino di V. Zangara prima, e di G. Rumore dopo, alla cui uccisione segue quella di Nicolò Alongi. Nella notte del 29 febbraio del 1920 in una strada di Prizzi a pochi passi dalla sede della sua “Lega di miglioramento” dove stava recandosi per presiedere una riunione, cade per un colpo di fucile, seguito poco dopo da altri due colpi inferti al petto e al fianco che lo lasciano morente a terra.
2004 Bonifacio Tilocca Di 71 anni Ucciso a Burgos (SS)
Bonifacio Tilocca era il padre di Pino Tilocca, già sindaco per 4 anni di Burgos, un piccolo paese in provincia di Sassari, in Sardegna. La sua colpa è stata quella di aver raccontato a un magistrato quello che aveva scoperto sugli attentati che il figlio aveva subito in 4 anni di governo e che aveva denunciato nel 2002. Una bomba davanti all’ingresso della sua casa lo uccise all’età di 71 anni.