Vittime innocenti: 9 febbraio

• 1979 Antonino Tripodi e Rocco Giuseppe Barillà
• 1981 Vincenzo Mulè
• 1995 Marcello Palmisano

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Antonino Tripodi e Rocco Giuseppe Barillà sono stati uccisi in un agguato per aver dato un passaggio al sorvegliato speciale Rocco D’Agostino, implicato nella guerra di ‘ndrangheta in atto in quel periodo.

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Vincenzo Mulè, Domenico Francavilla e Mariano Virone furono uccisi a colpi di lupara. La strage avvenne tra due paesini, Cianciana ed Alessandria della Rocca, a nord di Agrigento. Una telefonata anonima avvertì i carabinieri che in un incidente con un trattore in campagna erano rimaste uccise alcune persone. Giunti sul posto si resero ben presto conto della verità. Erano morti in un agguato di Cosa Nostra il cui obiettivo era Liborio Terrasi, ritenuto il capomafia di Cattolica Eraclea, entrato in conflitto con il boss di Ribera Carmelo Colletti, poi anche lui assassinato.

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Marcello Palmisano era un giornalista e cineoperatore che rimase vittima di alcuni banditi somali in un agguato nel quale fu ferita anche la giornalista Carmen Lasorella. Palmisano morì per un fatale scambio di persona, in quanto alcuni miliziani somali, dipendenti della ditta americana, avevano identificato i due giornalisti come collaboratori della loro ditta rivale.

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