Palermo chiama Italia. Il 23 maggio 2015, come ogni anno, migliaia di persone si sono riservate nelle strade del capoluogo siciliano per commemorare la strage di Capaci. Ventitre anni dopo il brutale attentato mafioso in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro l’Italia ha ricordato le vittime della mafia.
Non solo Palermo. Quest’anno in collegamento sette piazze in tutta Italia. Oltre al capoluogo siciliano hanno ricordato l’anniversario della strage di Capaci altre piazze sparse sullo stivale. Non poteva mancare Napoli, dove Radio Siani era presente, oltre che in Sicilia.
A Palermo l’appuntamento nell’aula bunker dove si tenne il maxi processo alla mafia imbastito dai giudici Falcone e Borsellino. Poi lo spettacolo “Dieci storie proprio così” che racconta storie di vittime di mafia e di riscatto sociale, tra le quali anche la storia della web radio della legalità di Ercolano. Poi il lungo, infinito corteo con la partecipazione di oltre seicento studenti provenienti da tutt’Italia, oltre quelli siciliani, e tantissime, centinaia di persone della società civile, semplici cittadini, pezzi delle istituzioni. Appuntamento sotto l’albero Falcone in via Notarbartolo alle 17.58, l’orario in cui la mafia fece esplodere le bombe che divelsero l’autostrada che collegava l’aeroporto di Punta Raisi e la città. Un minuto di silenzio in memoria delle vittime del 23 maggio 1992 e di tutte le vittime delle mafie.
Redazione
foto a cura di Giuliana Taranto, Vincenzo Capasso, Gianmario Siani