La Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per gli atti commessi dalla forze dell’ordine alla Diaz il 21 luglio del 2001. Quattordici anni per arrivare ad una sentenza di giustizia. Quattordici anni nei quali l’Italia non è stata capace da sola di giudicare obiettivamente l’irruzione e il successivo massacro perpetuato a Genova dalle forze dell’ordine.
Quanto compiuto a Genova “deve essere qualificato come tortura”. Questo il responso della Corte europea dei diritti umani. Non solo. Strasburgo ha condannato l’Italia anche per la mancanza di una legislazione adeguata a punire il reato di tortura. Reato che appunto in Italia non figura nel codice penale.
Quel giorno alla Diaz era presente un solo giornalista italiano, Lorenzo Guadagnucci, il quale ha commentato con noi la sentenza della Corte europea e i fatti di Genova.
Ciro Oliviero