La criminalità si fa beffa della povertà, approfitta delle debolezze umane e le sfrutta in suo favore. La povertà dovrebbe essere resa illegale: la crisi per molti è una condanna, per altri è un’occasione.
Ad Acerra, troppe donne e troppi uomini soffrono a causa di uno stato di crescente disoccupazione: è sempre più alta la percentuale di giovani senza lavoro, intere fasce sociali risultano essere escluse.
In un paese così diseguale e precario sono le mafie a trarre grandi benefici; ed è per queste ragioni che è stata promossa dal Gruppo Abele e Libera con l’adesione di oltre 1000 realtà del terzo settore e del volontariato laico e cattolico, la campagna ‘Miseria Ladra’. Attraverso la sua piattaforma e le sue proposte, ‘Miseria Ladra’ vuole offrire una visione ed un approccio tesi a difendere l’interesse generale, contrastando le mafie all’interno di una visione europeista fondata sulla cultura dei diritti e del welfare come elemento di civiltà. Le proposte della campagna intervengono sia su situazioni emergenziali e contingenti che vanno affrontate e risolte nell’immediato, sia sulle cause strutturali della povertà e della crisi, attraverso proposte da attuare nel medio e lungo periodo.
Il 28 febbraio ore 10 presso il Museo Diocesano sito a piazza Duomo, il Presidio di Libera Acerra, intitolato a Giuseppe Veropalumbo, presenterà Miseria Ladra – campagna contro la povertà – durante il convegno interverranno le rappresentanze di Caritas, Libera Campania, Libera Acerra. Concluderà monsignor Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra.
L’incontro costituirà un’occasione per parlare concretamente del problema della povertà e per presentare proposte mirate per il territorio.
Comunicato stampa