L’inchiesta ‘Mafia Capitale’ che ha portato all’arresto di trentasette persone ed altre cento iscritte nel registro degli indagati ha interessato anche dei soci della Legacoop, che ha però immediatamente provveduto a prendere le distanze e ad espellere quanti risultano implicati in questa vicenda.
“Non può stare con noi chi si esprime con frasi palesemente illegali, corruttive ed equivoche. Non si può tradire la fiducia – ha dichiarato il presidente di Legacoop Mauro Lusetti – che le socie e i soci delle cooperative hanno dato con comportamenti del genere”. Non c’è bisogno di attendere la fine delle indagini, per dire che non appartengono più al movimento cooperativo”.
Il presidente della lega delle cooperative ha voluto rimarcare le enormi distanze tra i valori nei quali devono credere i soci di Legacoop e quelli che mancano nelle persone coinvolte nell’inchiesta. “I valori della cooperazione, in particolare quelli della cooperazione sociale non c’entrano nulla con i comportamenti e le azioni di alcuni dirigenti cooperativi coinvolti nell’inchiesta. Pertanto, agendo d’intesa con i presidenti delle associazioni settoriali e regionale, abbiamo avviato le procedure per la loro sospensione da tutti gli organismi associativi e societari. La nostra battaglia per la legalità non conosce deroghe e quindi dobbiamo essere inflessibili soprattutto con noi stessi”, ha dichiarato Lusetti.
Ciro Oliviero
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