L’udienza di rito abbreviato di ieri mattina che vedeva imputati Luigi Papale, Alfio Papale e Pietro Sepe, per le richieste estorsive ai danni di un commerciante di Ercolano e dibattuta dal pm della Dda di Napoli Pierpaolo Filippelli, ha avuto un risvolto inaspettato. Dopo la richiesta del pm rispettivamente di venti, dodici e dieci anni di reclusione per Luigi Papale, Alfio Papale e Pietro Sepe, il primo dei tre imputati ha voluto leggere un memoriale, scritto di suo pugno, nel quale chiedeva che Filippelli si ricusasse dal processo perché le indagini erano mosse da un accanimento personale nei confronti di Papale stesso.
Le dichiarazioni di Luigi Papale non possono essere prese come attendibili perché altre indagini dimostrano il potere criminale che lo stesso ha avuto negli anni nei quali il clan era egemone sul territorio ercolanese.
Radio Siani esprime la propria solidarietà al pm Pierpaolo Filippelli per le accuse mossegli da Luigi Papale.
Ciro Oliviero
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