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Ercolano, continuano gli scavi a Cava Montone

Ercolano. Il secondo giorno di rilievi del gruppo Noe dei carabinieri volge al termine con un copioso lavoro di collaborazione con tutte le forze di polizia del territorio, l’Arpac e lo stesso comitato ‘Salute ambiente Vesuvio’ dal quale era partita l’operazione di controllo e di denuncia.

Il comitato è attivo anche nel monitoraggio dei rilievi da parte del Noe, come conferma la portavoce dello stesso Marianna Ciano. “Adesso aspettiamo le analisi su questi primi ritrovamenti e invitiamo chi sa a parlare, a denunciare anche in maniera anonima e a dirci dove sono o possono essere stati sversati altri rifiuti tossici”, dichiara ai nostri microfoni Marianna Ciano, la quale aggiunge che ai membri del comitato è stato riferito della presenza di amianto, di fusti chimici, di materiale esavalente. “Sono fatti che si rincorrono da circa vent’anni, quindi la gente del posto qualcosa deve sapere e per questo chiediamo loro di aiutarci a rinvenire questi siti, perché i residenti della zona sono a rischio”, continua la Ciano.

“Il comune ci aveva accusati di allarmismo, sfatato adesso da quel che sta emergendo dal sottosuolo che è sotto gli occhi di tutti. Noi – dichiara Marianna Ciano – vogliamo risposte. Fino a ieri avevamo visto di persona fusti emergere dai primi scavi”. 

L’area di cava Montone è stata sottoposta a sequestro. Secondo quanto ci ha detto la stessa referente del comitato il Noe ha scavato buche di cinque metri di profondità dalle quali sono emerse fusti, che rispetto ai pochi di ieri oggi sono saliti a trenta. “Dalle indiscrezioni che ci sono giunte – ha detto la Ciano – sembra che alcuni di questi fusti estratti siano ancora pieni. Inoltre è visibile parte posteriore di un camion, le ruote dello stesso e fusti al suo interno. Chiediamo alla gente di collaborare, anche nell’anonimato e perfino nel segreto confessionale vista la presenza e vicinanza dei sacerdoti Marco Ricci e Giorgio Pisano”.

In questi anni la tenenza dei carabinieri di Ercolano è stata molto vicina al comitato. “Grazie al loro contributo e vicinanza è nato anche un presidio permanente di salvaguardia e controllo della cava dismessa – ha dichiarato Marianna Ciano – per denunciare in maniera imminente lo sversamento illegale nella ex cava”.

Ciro Oliviero

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