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Il giardino della Legalità: sogno o realtà?

Una petizione popolare per la riqualifica di uno spazio a favore dei cittadini e contro la speculazione edilizia.

In uno degli incontri con gli amici di RadioSiani, illuminante è stata la percezione di come spesso il contributo dei volontari per il proprio territorio, se corroborato dalle amministrazioni che si impegnano per esso in materia di legalità coadiuvando le associazioni che operano a servizio della cittadinanza, queste ultime ne risultano motivate e rafforzate nel loro impegno. A Frattamaggiore non abbiamo beni confiscati, non abbiamo avuto sindaci come Nino Daniele che si sono accorti che tra le difficoltà del territorio qualcosa di buono c’è e va incoraggiato. Anzi, tante sono i beni comuni abbandonati a Frattamaggiore nell’area nord di Napoli ma sembra tutto una gara d’appalto per garantire questo o quel privato o questa o quell’associazione contenitore di voti politici. A tal proposito, è partita una petizione cittadina per la costituzione del Giardino della Legalità ad opera del costituendo presidio di Libera Frattamaggiore, il movimento antimafie Sottoterra e il gruppo dei boy scout Frattamaggiore2. La raccolta di firme di tutto il mese di novembre, riguarda la zona del palazzo sito all’angolo tra via Roma e via Croce S.Sossio, in uno dei raccordi principali della città. Il palazzo che ormai versa in condizioni fatiscenti e stato d’abbandono, così com’è possibile vedere nelle foto, era la vecchia sede operativa e amministrativa dell’Enel, spesso teatro di incendenti gravi da parte di alcuni ragazzi attratti di curiosità di vedere cosa c’è all’interno si sono sempre feriti e stati portati in ospedale, l’ultimo dei quali è accaduto non più di anno fa ad una giovane studentessa di 16 anni che si addentrò nell’immobile e le precipitò il pavimento sotto i piedi.

Questa la ‘provocazione’ lanciata in prima istanza sui social network: “Invece di farlo abbattere per poi far sorgere altri nuovi appartamenti, perchè il Comune non lo acquisisce a bene pubblico, così da poterlo abbattere per poi fare una grande aiuola con verde pubblico attrezzato ? un giardino pubblico, con qualche albero, fiori, qualche panchina ed una fontana. Tutto il quartiere – e gli abitanti del quartiere, suoi concittadini, di via Roma, ultimo tratto e via Croce San Sossio – tutto il quartiere, ripeto, ne beneficerebbe, signor Sindaco; non solo lo speculatore che, chissà come, l’ ha comprato (intendiamoci non sono contro l’ imprenditoria privata – ovviamente pulita – ma, come cittadino vorrei che il mio Comune (e chi lo gestisce) – privilegiasse soprattutto, in prima battuta, l’ interesse pubblico, il cosiddetto “ Bene Comune” . Sull’ edificio, se non ricordo male, avrebbe dovuto esserci anche una sorta di ”prelazione” a favore del Comune, poiché all’ epoca, il palazzetto fu costruito dalla SEDAC (poi diventata Enel) su suolo dato in comodato d’uso dal Comune di Frattamaggiore.” Infatti nella petizione si richiede un “ autorevole e visibile intervento affinchè si provveda all’ abbattimento del palazzo un tempo di proprietà Enel e poi venduto e pervenuto ad un privato. Per amore di verità, precisiamo che le diverse amministrazioni del passato hanno tutte, o quasi, la grave responsabilità di non aver dato seguito ad una idea progettuale nota da anni, sin dalla fine degli anni 80 e che, ricordiamo, prevedeva sin da allora l’ abbattimento dell’immobile (per aver conseguito danni in seguito al terremoto di cui oggi ricade il triste anniversario, ndr), con un parcheggio sotterraneo e sovrastante sistemazione a verde in superficie. Pur senza voler demonizzare alcuna eventuale legittima aspettativa del privato, per un possibile ennesimo investimento edilizio, riteniamo adesso, nello specifico, sia il caso di prevedere finalmente il prevalere del pubblico interesse, attraverso regolari procedure di esproprio. Tale realizzazione di riqualificazione territoriale, restituirebbe decoro, dignità e vivibilità all’intero, storico, quartiere di “Chiazzamantano” con l’ allestimento di un giardino pubblico attrezzato, che potremo denominare Il Giardino della Legalità”.

Per tanti potrebbe sembrare un’utopia, ma la sfida vera e propria è questa: capire qual è l’interesse da parte dell’amministrazione per i tanti siti di demanio comunale a favore della cittadinanza e degli spazi da dedicare alle associazioni che rappresentano la fervente crescita culturale e legame al proprio territorio da parte degli stessi cittadini. È d’uopo capire quale sia il vero interesse da parte della casa comunale, se favorire una rivalutazione degli spazi cittadini, protagonisti di tanti programmi elettorali, il più delle volte rimasti solo su carta oppure favorire l’imprenditore edile di turno per la costruzione di altri numerosi appartamenti per una speculazione edilizia sul territorio che non mira a privilegiare quella vivibilità che tanto vantano i frattesi tra i comuni dell’area a nord di Napoli.

Sottoterra Movimento Antimafie

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