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Lunedì è corso il ventottesimo anniversario dall’assassinio di Giancarlo Siani, un giornalista giornalista, di cui questa radio si fregia di portarne il nome, troppo spesso abusato a destra e a manca. In quella giornata a Radio Siani è stato presentato il libro “Per il nostro bene. La nuova guerra di liberazione. Viaggio nell’Italia dei beni confiscati”, scritto a quattro mani da Alessandra Coppola ed Ilaria Ramoni.
Alla presentazione di lunedì il direttore di Radio Siani, la giornalista Amalia De Simone, ha intervistato una delle due autrici, Alessandra Coppola, con la quale ha idealmente ripercorso le tappe del viaggio che ha portato alla stesura di questo libro.
Non solo sud Italia, come troppo spesso si arriva troppo facilmente a dire, ma anche il nord del Belpaese è pieno di beni confiscati, per la massiccia presenza delle organizzazioni criminali. Le cifre riportate nel libro della Coppola e della Ramoni sono incredibili. Due su tutti: 7,7 miliardi per i beni sequestrati e 2,5 per i confiscati. Un patrimonio che vale una Finanziaria, e che in un periodo di austerity che si protrai in questo Paese, fa ancora più rabbia. Una serie di controsensi raccontati dalle due autrici, tra i quali, come sottolineano le autrici, parallelamente agli immobili abbandonati ci sono scuole e uffici pubblici che pagano l’affitto.
Nel corso della presentazione sono intervenuti anche Luca Romano, presidente del Coordinamento dei giornalisti precari della Campania, che hanno sede in un bene confiscato ai Quartieri spagnoli di Napoli e Peppe Pagano, presidente della cooperativa sociale Agropoli.
Un libro, questo edito da Chiare lettere, assolutamente da consigliare per approfondire la conoscenza del mondo dei beni confiscati.
Ciro Oliviero
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