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Fondo Lamberti, Corona: “Le intimidazioni non ci fermano”

Dopo l’ennesima intrusione all’interno del fondo rustico dedicato alla memoria di Amato Lamberti a Chiaiano, Ciro Corona, presidente della cooperativa Resistenza, che gestisce il bene confiscato, non ci sta e chiede maggiore vicinanza da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine.

“Se l’intenzione di queste persone che sono entrate nel bene era quella di intimidirci, è stato un fallimento. Noi non lasciamo il fondo Lamberti – ha dichiarato Ciro Corona -, ma chiediamo maggiore vicinanza e sorveglianza”. Il prefetto ha fatto sapere, racconta Ciro Corona, tramite i referenti regionali di Libera, che vuole incontrare i membri della cooperativa per approfondire la vicenda, che è comunque al vaglio degli inquirenti.

Ad oggi sono ancora in campo le due ipotesi messe in piedi nelle ore successive al fatto. Sia quella che le buche siano state scavate per recuperare qualche cosa sotterrate prima della confisca del terreno, sia che volessero essere un’intimidazione per i gestori del bene, data la forma simili a fosse mortuarie.

“Noi non ci arrendiamo – ribadisce Corona – e il prossimo 22 e 23 giugno avremo come stabilito la prima Festa Nazionale dell’Agricoltura Sociale qui a Chiaiano. Fra pochi giorni partiranno anche i campi estivi di lavoro di Libera, e anche per questo è necessaria una maggiore presenza delle forze dell’ordine”.

Radio Siani ha espresso la propria solidarietà alla cooperativa sociale Resistenza e ha confermato la sua partecipazione alla festa dell’agricoltura sociale del prossimo 22 e 23 giungo, che coinciderà anche con la tappa del Festival dell’Impegno civile.

Ciro Oliviero

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