La storia della Napoli intellettuale, del pensiero del Mezzogiorno, rischia di rimanere chiusa in un magazzino di Casoria. I trecentomila volumi dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, fino ad oggi allocati in locali di fortuna nei pressi di Palazzo Serra di Cassano a via Monte di Dio, vengono in questi giorni trasferiti nella provincia partenopea, fuori dalla disponibilità di studenti e ricercatori. Accade perché l’Istituto non riceve più fondi dal Governo e non è in grado di sostenere ulteriori fitti, mentre la delibera della Regione Campania per la realizzazione di una biblioteca ad hoc giace non attuata.
La biblioteca dell’Istituto è stata messa in piedi dal noto intellettuale napoletano, avvocato Gerardo Marotta. Un’istituzione nel capoluogo partenopeo, le cui Assise sono il punto di riferimento del pensiero scientifico e filosofico napoletano. L’avvocato ha venduto tutti i suoi beni di famiglia e contratto numerosi debiti per salvare i preziosi volumi, pagando di tasca propria i costosi affitti dei locali. Si parla di edizioni originali di Benedetto Croce, Giordano Bruno e altri giganti del pensiero italiano ed europeo.
La storia della Napoli intellettuale, del pensiero del Mezzogiorno, rischia di rimanere chiusa in un magazzino di Casoria. I trecentomila volumi dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, fino ad oggi allocati in locali di fortuna nei pressi di Palazzo Serra di Cassano a via Monte di Dio, vengono in questi giorni trasferiti nella provincia partenopea, fuori dalla disponibilità di studenti e ricercatori. Accade perché l’Istituto non riceve più fondi dal Governo e non è in grado di sostenere ulteriori fitti, mentre la delibera della Regione Campania per la realizzazione di una biblioteca ad hoc giace non attuata.
La biblioteca dell’Istituto è stata messa in piedi dal noto intellettuale napoletano, avvocato Gerardo Marotta. Un’istituzione nel capoluogo partenopeo, le cui Assise sono il punto di riferimento del pensiero scientifico e filosofico napoletano. L’avvocato ha venduto tutti i suoi beni di famiglia e contratto numerosi debiti per salvare i preziosi volumi, pagando di tasca propria i costosi affitti dei locali. Si parla di edizioni originali di Benedetto Croce, Giordano Bruno e altri giganti del pensiero italiano ed europeo.
Fonte: www.fanpage.it