Arresti per oltre 50 persone, 19 società e numerosi beni mobili ed immobili sequestrati per un valore di circa quattro milioni di euro, questo è il bilancio di una maxi blitz contro i clan camorristico dei Cava operante ad Avellino e dintorni.
I reati di cui sono accusati gli arrestati sono, tra gli altri, associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, violenza privata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreto d’ufficio e truffa ai danni dello Stato, come riferito dai carabinieri in una nota.
L’operazione slot, così denominata, è stata svolta dall’ Arma dai carabinieri di Avellino ed è stata coordinata dalla Dda di Napoli.
Tutte le persone fermate sarebbero affiliate a vario titolo al clan camorristico dei Cava. Tra i nomi delle persone coinvolte spiccano quelle di un imprenditore locale, Armando della Pia e di quattro uomini delle Fiamme Gialle, tra i quali due sottufficiali.
Secondo quanto emerso i quattro avrebbero favorito l’ascesa del Della Pia nel settore alimentare e nel gioco d’azzardo.
L’imprenditore avellinese imponeva ai bar del territorio la fornitura di caffè commercializzato attraverso la ditta Ana, intestata alle donne del clan e attraverso minacce e ritorsioni ordinava l’ istallazione di apparecchiature per scommesse illegali.
Soddisfazione nelle parole del procuratore capo della Dda Rosario Cantelmo “Quello di oggi è un attacco importantissimo al Clan Cava, ma anche all’ imprenditoria collusa di questa provincia” e aggiunge “Quando un istituzione riesce a scoprire le mela marce che sono al suo interno e a liberarsene ne esce sicuramente fortificata, ma non bisogna abbassare la guardia ”.