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‘Dario c’è e anche gli altri’, canzone per Scherillo e le vittime delle mafie

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In ricordo del giovane Dario Scherillo di ventisei anni, ammazzato dalla camorra mentre era in sella alla sua moto, nel territorio del boss Paolo Di Lauro ed un gruppo di ex affiliati intenti a gestire in proprio il mercato della droga, nasce questa splendida canzone che con parole e attori ci riporta a quel dannato 6 dicembre 2004, quando questo giovane innocente ha visto il suo futuro sparire in un lampo. “Dario c’è… (e anche gli altri)” è il titolo della canzone per ricordare che sono troppe le vittime innocenti sul nostro territorio. Questa canzone, scritta da Flora Contento sulle musiche di Gianfranco Caliendo e interpretata da Salvatore Pettirossi, è uno sguardo alla crudeltà del malaffare, ma anche uno alla forza e la tenacia dei giovani che cercano di contrastare questo ‘cancro’, per combatterlo con la giustizia e la legalità. Un percorso che ha intrapreso anche Pasquale Scherillo, fratello di Dario, uno dei protagonisti nel video e in questa lotta, grazie anche al lavoro costante della Fondazione Pol.i.s. e di Libera Campania. Queste le dichiarazioni di Pasquale Scherillo: «Le lotte alle mafie devono essere battaglie di tutti, si può combattere con una semplice parola, una battuta o una canzone.
La canzone è stata lanciata volutamente il giorno della Memoria, il 21 marzo dove si ricordano le oltre mille vittime innocenti della criminalità. Bisogna sempre mantenere viva la memoria, per scongiurare il rischio che il sacrificio di tanti innocenti cada nell’ indifferenza e nella dimenticanza.
Possiamo tutti veramente fare qualcosa in più, per costruire una società migliore, fatta di giustizia sociale e di libertà. La canzone “Dario c’è” deve essere per tutti quelli che l’ascoltato l’inno alla vita. Bisogna immedesimarsi nella storia reagendo, come si vede nel finale, trasformando il proprio dolore e la propria rabbia in impegno. Impegno a favore dei ragazzi e dei, bambini, che sono il nostro presente ed il nostro futuro.
Mio fratello Dario, “c’è” e ci sarà finchè ci sarò io e la mia famiglia che parleremo di lui, ci sarà finchè ci saranno le varie associazioni e ci sarà finchè le persone ascolteranno questa canzone.
La canzone è dedicata a tutte le vittime, in particolare alle vittime di questa nostra terra, perché non si può morire in modo innocente per mano della camorra, non si possono spezzare in pochi secondi sogni, progetti, amicizie, amori. Dario, Daniele, Silvia, Giuseppe, Mimmo, Giancarlo non devono essere un numero, il loro sorriso deve restare impresso nella mente della brava gente che crede ancora in un futuro migliore».

Ascolta anche le dichiarazioni di Salvatore Pettirossi interprete del brano.

Fabio Noviello

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