Home / Magazine / Vittime Innocenti / Vittime innocenti: 27 ottobre

Vittime innocenti: 27 ottobre

  • 1919 Giuseppe Monticciolo
  • 1962 Enrico Mattei
  • 1972 Giovanni Spampinato
  • 1978 Pasqualino Perri
  • 1981 Lucio Ferrami
  • 1990 Giuseppe Orlando
  • 2000 Gianfranco Madia
  • 2009 Barbara Corvi

1919
Giuseppe Monticciolo
Sindacalista di 42 anni
Ucciso a Trapani

Giuseppe Monticciolo fu un sindacalista italiano vittima innocente di Cosa Nostra. Presidente socialista della Lega per il miglioramento agricolo, fu ucciso perché ostacolava gli interessi degli agrari e della mafia del feudo.


1962
Enrico Mattei
Di 54 anni
Ucciso a Pavia

Enrico Mattei fu vittima di un intrigo politico. L’aereo sul quale viaggiava insieme col pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista americano William Mc Hale fu sabotato con un ordigno esplosivo collegato al congegno di atterraggio.


1972
Giovanni Spampinato
Giornalista di 36 anni
Ucciso a Ragusa

Giovanni Spampinato è stato un giornalista italiano, ucciso perché indagava su inchieste scomode. Il 27 ottobre Campria, un suo informatore fin troppo bene addentrato negli ambienti malavitosi, telefonò a Giovanni per chiedergli di incontrarsi (facendogli intuire la possibilità di una confessione). Giovanni, benché avesse un po’ timore di quell’uomo, non cedette alla paura e andò. Fu assassinato da Campria all’interno della sua auto con cinque proiettili, costituitosi subito dopo. I giornali il giorno dopo titolano le testate “Assassinato perché cercava la verità”.


1978
Pasqualino Perri

Di 12 anni
Ucciso a
Rende (CS)

La sera del 27 ottobre Pasqualino Perri si trovava a cena con il padre, Gildo Perri, presso il ristorante “l’Elefante rosso” a Rende, in provincia di Reggio Calabria. Durante la cena due killer spararono dall’esterno del locale: l’obiettivo era Gildo Perri, uomo della ‘ndrina Pino-Sena, all’epoca al centro di una violenta faida con la ‘ndrina rivale Perna-Pranno. Nell’agguato restarono ferite sei persone. Pasqualino, il più grave, venne trasferito d’urgenza in un ospedale di Napoli dove morì per le ferite riportate la mattina del 29 ottobre 1978.


1981
Lucio Ferrami

Commerciante di 43 anni
Ucciso a Cetraro (CS)

Lucio Ferrami fu un commerciante ucciso dalla ’ndrangheta perché deciso a non pagare il pizzo. Mentre era alla guida della sua auto ad Acquappesa, Ferrami fu raggiunto da una raffica di colpi proveniente dal ciglio della strada dove i killer erano nascosti. Fu un’esecuzione in pieno stile ‘ndranghetista. Quella sera, l’imprenditore stava rientrando a casa in compagnia della moglie, Maria Avolio, che si salvò dall’agguato perché suo marito le fece da scudo umano.


1990
Giuseppe Orlando
Commerciante di 33 anni
Ucciso a Taranto

Giuseppe Orlando, commerciante di 33 anni, gestiva una salumeria. Venne ucciso all’ingresso della sua bottega, in un agguato avvenuto la sera del 27 ottobre 1990 a Taranto nel quartiere Tamburi. A sparare, secondo i primi accertamenti, furono alcune persone a bordo di un’automobile. Gli inquirenti ritennero sin da subito che l’agguato fosse diretto nei confronti di altre due persone, due pregiudicati, rimasti anch’essi feriti che in quel momento stavano passando a piedi davanti alla salumeria.


2000
Gianfranco Madia
Di 15 anni
Ucciso a
San Giovanni in Fiore (CS)

Gianfranco Madia, 15 anni, fu ucciso a colpi di lupara insieme al nonno Francesco Talarico, 62 anni, sulla superstrada che collega Camigliatello a San Giovanni in Fiore, il 27 Ottobre del 2000. Si ipotizzò che il nonno nascose una persona ricercata.


2009
Barbara Corvi
Di 35 anni
Uccisa a
Montecampano (TR)

Barbara Corvi era stata fidanzata con Roberto Lo Giudice sin dall’età di 15 anni, lo aveva sposato e si erano trasferiti in Umbria, a Montecampano, dove gestivano due negozi di prodotti per l’agricoltura. La coppia ebbe due figli, Salvatore e Giuseppe. Il 27 ottobre i figli tornarono a casa e trovarono borsa, cellulare e documenti della madre ma di lei nessuna traccia.