Le opportunità e i vantaggi dei servizi socio-sanitari, anche in termini di contenimento dei costi per la sanità, sono queste le tematiche che saranno affrontate nel convegno: “Accoglienza e presa in carico delle persone fragili”. L’iniziativa organizzata dal gruppo d’imprese sociali Gesco è prevista per domani, 16 dicembre alle ore 9.30 e si terrà presso la Stazione Marittima di Napoli. L’obiettivo del convegno è di richiamare l’attenzione sul sistema dei servizi socio-sanitari esistente ed efficace. Sistema che si compone di centri diurni riabilitativi, strutture residenziali e centri di accoglienza, di interventi territoriali e domiciliari che rispondono ai bisogni complessi delle persone più fragili, come gli anziani, i disabili, e le persone con problemi di dipendenze o di salute mentale. Servizi basati su un modello consolidato d’integrazione tra il sistema sanitario pubblico e le imprese sociali, in grado di offrire prestazioni e interventi adeguati ma che, purtroppo, non sempre sono sufficientemente conosciuti dai cittadini. Al convegno parteciperanno esperti del Terzo settore e rappresentanti istituzionali. Previsti gli interventi di Ernesto Esposito, direttore generale della Asl Napoli 1 Centro Rosanna Romano, direttore generale Politiche sociali della Regione Campania, Giulietta Chieffo la responsabile del Servizio Programmazione Sociale e Politiche di welfare Comune di Napoli Franco Buccino presidente dell’Auser Campania, Pina Colosimo presidente del consorzio Solco, Salvatore Petrucci il presidente dell’Unione Nazionale Italiana Volontari Pro-Ciechi, Mario Sicignano il presidente del consorzio Prodoos, Giacomo Smarrazzo presidente della cooperativa sociale Era e del direttore del gruppo di imprese sociali Gesco Sergio D’Angelo. “In Campania la spesa sanitaria nell’anno 2011 ammonta complessivamente a circa 10 miliardi di euro (ovvero – 0,3% rispetto all’anno precedente)-afferma D’Angelo- Ci penalizza anche il criterio di ripartizione della spesa: la Campania, nonostante sia tra le regioni più povere d’Italia, ha diritto a minori risorse perché registra un numero più elevato di giovani mentre quello degli anziani è minore perché sono meno longevi che altrove. Nonostante questi dati così catastrofici- spiega il direttore- c’è una realtà che le statistiche e i grandi flussi dell’informazione continuano a ignorare: quella della forza e dell’efficacia del sistema degli interventi socio-sanitari che nella nostra regione funzionano laddove la sanità pubblica, anche per mancanza di risorse adeguate, a stento ce la fa. Pensiamo ai centri diurni riabilitativi, alle strutture residenziali, ai centri di accoglienza, agli interventi territoriali e domiciliari che rispondono ai bisogni complessi delle persone più fragili, come anziani, disabili, persone con problemi di dipendenze o di salute mentale. Servizi dei quali- conclude poi- non si conosce e non si discute abbastanza, eppure in grado di offrire aiuto e assistenza adeguati, con costi ridotti rispetto ai ricoveri e con personale comunque altamente qualificato.” Per i rappresentanti del servizio pubblico interverranno: il direttore del Dipartimento Salute Mentale Asl Napoli 1 Centro Vito Villani; il direttore Dipartimento delle Fragilità Asl Napoli 1 Centro Mario Scognamiglio; il direttore Unità Operativa Complessa Dipendenze Asl Napoli 1 Centro Stefano Vecchio; il direttore Unità Operativa Complessa della salute negli istituti penitenziari Asl Napoli 1 Centro Lorenzo Acampora; il dirigente del Servizio Umanizzazione Asl Napoli 1 Centro Vittorio D’Alterio.
Mimmo Caiazza
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