Il 18 marzo del 1958 a Licata, in provincia di Agrigento, la mafia uccide il 32enne Vincenzo Di Salvo, dirigente sindacale del paesino siciliano.
Diversi anni più tardi, nel 1982, la mafia ammazza ancora una persona in Sicilia. La vittima è il maresciallo Alfredo Agosta, in servizio a Catania. Da anni Agosta era impegnato in delicate indagini sulle attività di alcune famiglie mafiose del catanese.
Il 18 marzo del 1994 a Pegli, paesino del genoano, vengono uccise tre donne. La giovanissima Marilena Bracaglia, di appena 22 anni, sua zia Maria Teresa Galluccio, di 40 anni, e la nonna Nicolina Celano, 74 anni. Una strage commessa in nome “dell’onore”.
Nel 2006 è la Calabria a finire sulle cronache per un omicidio di mafia. Città del delitto è Bianco, in provincia di Reggio Calabria, dove ad essere ammazzato è Vincenzo Cotroneo, 28 anni, giocatore della squadra di calcio di Locri.
Redazione
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