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Vittime innocenti: 30 ottobre

  • 1975 Giovanni Pomponio
  • 1991 Nunziante Scibelli

1975
Giovanni Pomponio

Vice Brigadiere di 55 anni
Ucciso a Napoli

Giovanni Pomponio a 18 anni parte volontario per la campagna d’Africa. Rientrato in Italia viene decorato con la medaglia al merito di guerra. Nel 1942 si arruola nel corpo delle Guardie di P.S. e negli anni sessanta approda alla Polfer di Napoli dove si distingue per dedizione al servizio e operatività in numerose azioni.

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La mattina del 28 ottobre, Giovanni è di riposo settimanale ma viene comandato a supporto dell’ufficio cassa presso la stazione centrale di Napoli. In quella giornata devono essere pagati gli stipendi per duemila dipendenti delle Ferrovie dello Stato per un totale di circa mezzo miliardo delle vecchie lire. Alcuni malviventi armati, appartenenti alla “banda dei catanesi”, tentano la rapina. Pomponio, a quattro giorni dalla pensione, reagisce con prontezza e determinazione cercando di impedire a tutti i costi l’assalto alla cassa. Uno dei banditi gli spara un colpo di pistola alla nuca. Sottoposto ad un intervento operatorio, Giovanni Pomponio si spegne dopo tre giorni di agonia.

1991
Nunziante Scibelli

Di 26 anni
Ucciso ad Avellino

La sera del 30 ottobre 1991 Nunziante Scibelli, 26 anni, era in macchina con la moglie, Francesca Cava, 24 anni, al settimo mese di gravidanza. Improvvisamente la macchina venne raggiunta da dei killer che vi esplosero contro oltre 100 proiettili. Nunziante morì sul colpo, la moglie rimase viva per miracolo e, insieme a lei, il figlio. L’omicidio si inserisce nella faida Cava-Graziano che fece centinaia di vittime innocenti: la coppia, infatti, viaggiava a poca distanza e con lo stesso modello e colore di auto, da quella dei veri obiettivi dell’agguato, due pregiudicati del clan Cava.