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Vittime innocenti: 23 ottobre

  • 1982 Antonio De Rosa
  • 1988 Girolamo Marino
  • 1989 Giuseppe Tizian
  • 2003 Michele Amico
  • 2009 Antonio Cangiano

1982
Antonio De Rosa
Medico di 60 anni
Ucciso a Giugliano (NA)

La sera del 23 ottobre, Antonio De Rosa è con il figlio Vincenzo mentre rientra a casa dopo essere stato dal barbiere. Prima di raggiungere la moglie Concetta e la figlia Anita per la cena, Antonio si ferma a scambiare alcune battute con il custode del palazzo ed altri condomini.

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A raggiungere quel piccolo gruppo di persone fu Antonio Sciorio, membro del clan di Cutolo. Sciorio sta scappando disperatamente da un inseguimento e per far perdere le sue tracce ai killer, cerca di confondersi tra la gente. Quella sera Antonio De Rosa indossa una giacca simile nel colore a quella vestita da Sciorio e tanto basta per ricevere un colpo mortale destinato all’uomo in fuga.

1988
Girolamo Marino
Chirurgo di 44 anni
Ucciso a Locri
(RC)

Girolamo Marino, medico chirurgo, venne ucciso all’ingresso dell’ospedale di Locri, 48 ore dopo aver operato una bambina di 4 anni, entrata in coma dopo essersi risvegliata dall’anestesia. La bambina, Caterina Gianpaolo, era la figlia del boss Antonio e sarebbe morta il 25 ottobre. Le indagini individuarono come killer lo zio Giuseppe, risultato positivo all’esame della paraffina.


1989
Giuseppe Tizian
Bancario di 36 anni
Ucciso a Locri (RC)

Giuseppe Tizian fu un bancario vittima innocente della ‘ndrangheta. Funzionario della Monte Paschi di Siena, fu assassinato mentre tornava a casa, a Bovalino, a bordo della sua Fiat Panda, lungo la Strada Statale 106. Le indagini non portarono ad alcun risultato nonostante si fosse profilata la pista legata all’attività bancaria.


2003
Michele Amico

Titolare di una tabaccheria
Ucciso a Caltanissetta (CL)

Titolare di una tabaccheria, Michele Amico fu più volte vittima di atti vandalici e intimidazioni da parte di Cosa Nostra per il pagamento del pizzo. Rifiutandosi puntualmente di sottomettersi all’estorsione, fu ucciso con sette colpi di pistola.


2009
Antonio Cangiano

Vicesindaco di 60 anni
Ucciso a Casapesenna (CE)

Antonio Cangiano diventa vicesindaco e assessore ai lavori pubblici: una delega strategica e difficile da gestire visti i ghiotti appetiti che suscitano da sempre gli appalti degli enti locali.

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. Cangiano voleva mettere mano al piano regolatore e bloccare una serie di appalti concessi senza gare regolari ad imprese vicine alla camorra. La sera del 4 ottobre 1988 Antonio Cangiano, in piazza Petrillo a Casapesenna, viene ferito gravemente in un agguato di camorra. Antonio Cangiano viene punito perché si era rifiutato di sottostare ai ricatti del clan di Michele Zagaria per l’affidamento di un appalto.L’assessore riesce a salvarsi ma sarà costretto, a causa delle ferite riportate, a muoversi sulla sedia a rotelle per il resto della sua vita. La sua condizione di salute, da quella sera del 4 ottobre del 1988, è fortemente compromessa. Cangiano muore il 23 ottobre del 2009 a 60 anni, anche in seguito a quelle ferite.