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Vittime innocenti: 29 maggio

  • 1920 Salvatore Mineo
  • 1982 Simonetta Lamberti

1920
Salvatore Mineo

Segretario della Camera del Lavoro di 51 anni
Ucciso a Bagheria (PA)

Salvatore Mineo è stato un esattore comunale e segretario della locale Camera del Lavoro, vittima innocente di mafia. Finita la guerra, nel 1919, Mineo si mise alla testa dei contadini per chiedere decine di ettari di terreno in affitto, nell’ottica di creare maggiore occupazione e aumentare la produzione agricola locale. Questo fu uno dei motivi che portarono al suo omicidio. Il 29 maggio, mentre Mineo parlava con alcuni amici, fu freddato da due sicari con una decina di colpi di pistola alle spalle. Il suo corpo rimase sul selciato diverse ore prima che qualcuno decidesse di recuperarlo.


1982
Simonetta Lamberti

Di 11 anni
Uccisa a Cava de’ Tirreni (SA)

Simonetta Lamberti venne uccisa all’età 11 anni. Alfonso Lamberti, padre di Simonetta, all’epoca del tragico agguato aveva 45 anni ed era procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sala Consilina e docente di Storia del Diritto Penale presso l’università di Salerno.

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In quegli anni svolgeva il suo lavoro con determinazione e forza e indagava sui traffici della camorra legati in particolare alle ricostruzioni post terremoto dell’Irpinia. Ad Alfonso Lamberti venne assegnata un’auto blindata che però proprio quel sabato di maggio non aveva ritenuto opportuno utilizzare. Lamberti, infatti, nel trascorrere una mattinata al mare con la figlia non aveva fiutato alcun pericolo e aveva deciso di prendere la propria automobile. Alle 15,30 il commando accerchiò l’auto del magistrato e sparò una serie di proiettili in direzione della Bmw sulla quale viaggiavano Alfonso Lamberti e la figlia, poi gli assassini si diedero alla fuga. Dal raid il magistrato uscì ferito alla spalla e di striscio alla testa, ma un proiettile colpì Simonetta alla tempia, provocando la morte qualche ora dopo.