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Vittime innocenti: 23 febbraio

  • 1889 Stanislao Rampolla
  • 1982 Antonio Salzano
  • 1985 Roberto Parisi e Giuseppe Mangano
  • 1989 Marcella Tassone
  • 1990 Saverio Purita
  • 2000 Antonio Sottile e Alberto De Falco

1889
Stanislao Rampolla
Delegato di Pubblica Sicurezza
Morto a Castelbuono (PA)

Stanislao Rampolla del Tindaro, è stato un delegato di Pubblica Sicurezza dello Stato italiano morto suicida “per la vergogna” a seguito del suo trasferimento da parte del Prefetto per le sue denunce contro la mafia di Marineo, in provincia di Palermo.


1982
Antonio Salzano
Maresciallo di 43 anni
Ucciso a San Giorgio a Cremano (NA)

Il maresciallo Antonio Salzano era originario di Afragola ma viveva a San Giorgio a Cremano con la sua famiglia e lavorava al nucleo scorta detenuti. All’età di 43 anni, viene ucciso a casa sua la notte del 23 febbraio 1982.

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Il giorno prima della sua morte egli si trova presso il palazzo di giustizia dove viene ucciso il boss Antonio Giaccio e ferito Gennaro Liccardi, entrambi rinchiusi nelle camere di sicurezza. Una telefonata anonima, giunta al quotidiano il Mattino, cercò di mettere in collegamento l’attentato in tribunale con la morte del maresciallo Salzano, facendola passare come una vera e propria vendetta camorristica: venne affermato che proprio il maresciallo Salzano avesse fornito le armi ai detenuti, gettando fango sulla sua memoria.

1985
Roberto Parisi e Giuseppe Mangano
Di 54 e 39 anni
Uccisi a Palermo

Viene ucciso l’imprenditore Roberto Parisi con il suo autista Giuseppe Mangano. Roberto Parisi era un ingegnere successivamente divenuto noto nell’ imprenditoria come titolare dell’Icem, società che aveva in appalto da molti anni la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica della provincia di Palermo, costruendo così la sua fortuna.

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Parisi perse la prima moglie e la figlia nella strage di Ustica del 27 giugno 1980. Parisi fu vicepresidente dell’Associazione degli industriali palermitani, e dal giugno 1982 divenne anche presidente del Palermo FC, carica che gli aveva attribuito una notevole popolarità. Parisi venne assassinato nel febbraio 1985 da un gruppo di cinque uomini in un agguato dal caratteristico stampo mafioso nella zona di Partanna Mondello. Assieme a lui morì il suo autista Giuseppe Mangano, trentottenne.

1989
Marcella Tassone

Di 10 anni
Uccisa a Laureana (RC)

A dieci anni non ancora compiuti Marcella Tassone è stata massacrata insieme al fratello Alfonso, 20 anni, pregiudicato, a colpi di lupara ed è stata finita con un colpo di pistola alla testa.


1990
Saverio Purita

Di 11 anni
Ucciso a Vibo Valentia

Saverio Purita viene rapito. Nicola Purita, suo padre, era partito da Vibo all’inizio degli anni ‘80 ed era diventato un facoltoso imprenditore a Milano. Si occupava di edilizia ma dopo qualche tempo venne coinvolto in inchieste di mafia e, probabilmente, aveva dato fastidio a qualcuno. Tornato a Vibo, infatti, era stato ucciso con un colpo di pistola e poi dato alle fiamme. A quattro giorni dalla sua scomparsa, il 27 febbraio, il corpo di Saverio viene trovato tra Lamezia e Vibo Valentia: la testa è immersa nella terra, il corpo è carbonizzato.


2000
Antonio Sottile e Alberto De Falco

Finanzieri di 29 e 33 anni
Uccisi a Brindisi

Antonio Sottile e Alberto De Falco erano due finanzieri uccisi in servizio di perlustrazione sulla statale 377 pugliese da una vettura di contrabbandieri. Provarono a fermare un fuoristrada blindato dei contrabbandieri di sigarette ma esso accartocciò la macchina di servizio dei due giovani e li uccise ancor prima che potessero essere soccorsi.