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Vittime innocenti: 4 dicembre

  • 1945 Giuseppe Puntarello
  • 1984 Crescenzo Casillo
  • 1986 Domenico Attianese
  • 1987 Carmelo Ganci e Luciano Pignatelli

1945
Giuseppe Puntarello
Dirigente della Camera del Lavoro di 53 anni
Ucciso a Ventimiglia di Sicilia (PA)

Giuseppe Puntarello fu un dirigente della Camera del Lavoro e autista di autobus. Si distinse per il suo impegno nel movimento contadino in lotta per le terre. Per questo, mentre si recava ad una autorimessa, venne assassinato dalla mafia.


1984
Crescenzo Casillo
Sindaco di 41 anni
Ucciso a Casoria (NA)

Sindaco socialista di Casoria, Crescenzo Casillo fu ucciso dalla Camorra nel periodo di ricostruzione in seguito al terremoto dell’Irpinia dell’80. Questo periodo fu caratterizzato da corruzione e collusione politica con i clan che si inserirono nell’opera di ricostruzione. Casillo si oppose alle pressioni e ai tentativi di condizionare la gestione degli appalti. Per questo motivo venne ucciso il 4 dicembre 1984.


1986
Domenico Attianese
Agente di polizia di 45 anni
Ucciso a Pianura (NA)

Domenico Attianese viene ucciso a Napoli da due rapinatori durante una sparatoria a Pianura. Quel giorno Attianese era a casa e fuori servizio e venne avvisato da un passante che in una gioielleria vicino casa era in corso una rapina. Attianese corse verso la gioielleria e sorprese i rapinatori in fuga dalla stessa: intimò loro di fermarsi ma questi aprirono il fuoco contro il poliziotto che venne colpito prima di poter reagire. I rapinatori fuggirono subito dopo a bordo di un ciclomotore lasciato all’esterno del negozio.


1987
Carmelo Ganci e Luciano Pignatelli
Carabinieri di 23 e 24 anni
Uccisi a Castel Morrone (CE)

Carmelo Ganci fu ucciso insieme al collega Luciano Pignatelli: i due, in borghese, decisero di inseguire i fautori di una rapina di cui avevano avuto notizia mentre non erano in servizio. I rapinatori aprirono il fuoco contro i due carabinieri che furono entrambi feriti a morte.