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Sindaco Vincenzo Cuomo: “Abbiamo bisogno della Cooperazione Profit”

La mia carriera politica nasce tra i banchi di scuola, dalle lotte per avere una scuola che fosse degna di tale parola. Così nacque gradualmente anche la mia passione per la politica. A casa mia se ne  parlava tanto perché mio padre l’ha fatta.  Io ho vissuto tutta la mia vita a Portici. Mi è sempre piaciuta la politica, ho cominciato a farla sui banchi di scuola poi l’ho fatta dopo attraverso  una serie di incarichi che avevo assunto all’interno del Partito Popolare. Ho sempre fatto l’Amministratore che è una cosa diversa dalla politica, che vanno divisi in due momenti molto diversi. Fare l’Amministratore è stata una mia forte scelta  dato che ho sempre pensato da piccolo di poter diventare il Sindaco di Portici; era una cosa che mi affascinava molto poi ho compreso facendo il Sindaco quale fosse la differenza tra un Amministratore e la politica: l’Amministratore spesso e volentieri è solo mentre il Parlamentare è in un’assemblea legislativa dove decide insieme a tanti altri. Il Sindaco qualche volta si trova a dover prendere delle decisioni da solo e ovviamente c’è il fascino di questo ruolo per vivere in prima linea proprio il Front Office che lo Stato mette a disposizione del cittadino”.

Con queste parole introduttive il Sindaco del Comune di Portici, Vincenzo Cuomo, apre l’intervista ai microfoni di Radio Siani spiegando come nasce la sua passione ed impegno per la politica e per la sua città.

Sull’importanza sociale dei beni confiscati il Primo Cittadino ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “ Siamo vittime di una burocrazia ottusa e spesso la burocrazia non la fanno i burocrati. A Portici abbiamo diversi beni confiscati, ad esempio un appartamento l’abbiamo fatto diventare una casa rifugio per le donne che scappano dalla violenza, affidato già ad una cooperativa. Se non avessimo fatto quella scelta nessuna donna avrebbe avuto un luogo di rifugio. Noi vorremmo praticamente gestire anche altri beni. Nei Comuni, da soli, non abbiamo i soldi, le risorse umane per poter controllare tutto questo e non abbiamo la capacità gestionale per poter tenere in campo tutto questo meccanismo. Quindi abbiamo bisogno di cooperazione profit. Noi dobbiamo ricorrere alla cooperazione profit, non solo a quella no profit, perché se c’è quella profit c’è un profitto e la capacità di sostenere una spesa gestionale. Ed è per questo che si vedono beni confiscati e abbandonati che dopo un po’ di anni, il più delle volte, vengono occupati abusivamente da persone.”

Ecco l’intervista completa negli studi di Radio Siani.

Cristian Sannino

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