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Margherita Rebuffoni: “Nadia, da donna, ci ha lasciato un esempio, trovando il modo per far diventare le persone migliori”

“Bisogna ridere e sorridere alla vita, perché ogni tanto la vita ci fa uno sgambetto: ci sbucciamo, ci facciamo la crosta, passa, rimane un po’ di cicatrice e poi va via. Non siete soli e lottiamo insieme con il sorriso sulla bocca”. Quelle appena riportate sono le parole pronunciate dall’inestimabile ed ineguagliabile Nadia Toffa, scomparsa a seguito della sua lunga battaglia contro il cancro. Indimenticabili sono le inchieste dell’inviata, del noto programma televisivo “Le Iene”, dando voce a chi non ne aveva, anche quando era impossibile. Nadia ha lasciato un vuoto incolmabile nell’ambito del giornalismo d’inchiesta, per la sua caparbietà e tenacia. Per questa ragione è stata ospite ai microfoni di Radio Siani: Margherita Rebuffoni, madre e Presidentessa della Fondazione Nadia Toffa. Questo progetto nasce nel 2019 con l’obiettivo di mettere in campo iniziative, di varia natura, per raccogliere fondi al fine di aiutare la ricerca contro il cancro ed essere vicini agli ultimi, ai bisognosi e alle persone più deboli e indifese, incarnando perfettamente gli ideali che guidavano Nadia nelle sue inchieste. La Fondazione ha diversi obiettivi, tra questi: promuovere la raccolta fondi per la ricerca e la cura del cancro, aiutare coloro che sono in difficoltà e promuovendo progetti di sviluppo e sostentamento nelle zone svantaggiate del Paese. Margherita, ricordando Nadia, afferma: 

“Nadia nel privato era sempre sorridente, non aveva mai rabbia ed era sempre serena. Ho avuto una figlia speciale, meravigliosa. Lo sapevo già da prima, ma vivendola da adulta è stato meraviglioso, nonostante la malattia. Era sempre pronta a calmare gli animi, facendo del bene. Era un piacere stare con lei. Io non piango mai perché lei mi ha detto di non dover sprecare un attimo della mia vita, perché è preziosa e devo utilizzarla per fare del bene”.

Nadia Toffa ha mosso i suoi primi passi nel mondo del giornalismo sin dalla terza elementare, imitando giornaliste note per poi amare l’inchiesta e collaborando con diverse realtà locali ed infine arrivando al successo e alla conduzione delle Iene. Non si è mai trattenuta dal compiere del bene e lo ha dimostrato con le sue interviste. A tal riguardo Margherita aggiunge: “Nadia con le sue interviste si sentiva soddisfatta e felice. Mi telefonava stanca, ma entusiasta, perché molte delle sue inchieste hanno avuto dei riscontri notevoli, dando voce ai più deboli”. Nadia amava la vita fino all’ultimo istante, nonostante le cinque operazioni al cervello, tanto da continuare a realizzare le sue inchieste, che le davano forza di andare avanti, soprattutto grazie al pubblico che le dava la giusta carica ed energia. 

Margherita Rebuffoni ha concluso l’intervista ai microfoni di Radio Siani dichiarando: “I giovani possono imparare tanto da Nadia facendo del bene, informandosi, aiutando gli altri per rendere quello in cui viviamo, un mondo migliore, ma si devono dar da fare, non mollando mai. Da Donna ci ha lasciato un esempio nell’usare l’energia: facendo del bene, senza pretendere di fare miracoli, ma trovando il modo per far diventare le persone migliori. Nadia ci ha insegnato a volere il bene di tutte le persone che soffrono”.

Per qualsiasi informazione sulla Fondazione e le sue attività è possibile visitare il sito ufficiale: https://www.fondazionenadiatoffa.it/

Ecco l’intervista completa ai microfoni di Radio Siani.

Cristian Sannino

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