Home / WebRadio / Vip blog / Verso il 21Marzo / BeneItalia. Beni confiscati restituiti alla collettività

BeneItalia. Beni confiscati restituiti alla collettività

Era il 7 marzo 1996 quando fu approvata una legge di iniziativa popolare sostenuta dalla raccolta di un milione di firme da parte dell’associazione Libera. Quella legge era la Rognoni- la Torre, la 109/96, per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie.
I beni immobili confiscati da quel momento potevano essere usati per finalità di carattere sociale. Questo significava che potevano essere concessi dai comuni, a titolo gratuito, a comunità, associazioni di volontariato, cooperative sociali. ( Dal 2007 anche a Province e Regioni).
Una legge che ha rappresentato uno spartiacque nella lotta al crimine organizzato sia nel metodo – saldando l’aspetto repressivo con quello rigenerativo e sociale – sia nei risultati con la restituzione alla collettività di migliaia di beni rubati dai poteri criminali.
“Oggi sono 500 le realtà che gestiscono quelle terre e quegli immobili” – afferma Don Luigi Ciotti “-  hanno l’onere non indifferente di trasformarli in luoghi di lavoro, di formazione, di cultura, di accoglienza e servizio alle persone deboli. In una parola, di speranza.”
Per questo il 7 marzo, l’ associazione Libera, in occasione del ventennale dell’approvazione della legge, ha pensato di organizzare “BeneItalia. Beni confiscati restituiti alla collettività”, una giornata di riflessione e confronto sul tema, per raccontare i risultati raggiunti ma anche evidenziare i nodi e le contraddizioni da risolvere. Una giornata aperta alle istituzioni, alle amministrazioni e alla cittadinanza nello spirito di condivisione che ha sempre caratterizzato questo percorso.

Vedi Anche

Casa del Giovane, Verso il 21 marzo: l’importanza della memoria secondo i familiari di alcune vittime innocenti

Il 21 marzo. Il primo giorno di Primavera. Ma anche il giorno in cui Libera, …