Felix Adado, da immigrato clandestino a mediatore culturale
“Stiamo cercando di unire le forze per rieducare le persone. Dargli una nuova cultura. Una cultura in cui non c’è più lo sfruttamento e la volontà di partire per forza. Se vuoi poi puoi scoprire il mondo”, ha dichiarato Felix Adado, ospite di uno speciale condotto da Ciro Oliviero che andrà in onda questa sera alle 19.
Scappato dal Togo Adado è arrivato prima in un centro per rifugiati in Ghana e poi in Italia. Giunto in Italia “a differenza di altri all’inizio non ho subito episodi di razzismo, magari in seguito. Le difficoltà – ha detto Adado – le ho trovate nel lavoro. Ero sfruttatissimo. Lavoravo come colf dodici ore al giorno per trecento euro al mese”.
“Da clandestino ho fatto da interprete per far avere documenti a migliaia di ragazzi per almeno sei, sette mesi. Poi ho annunciato la mia clandestinità perché Stefania era incinta e volevo riconoscere nostro figlio”.
Sulle migrazioni verso l’Europa Felix Adado ha dichiarato che “per risolvere il problema dell’arrivo bisogna lasciare gli africani liberi nella propria mentalità”.