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6 novembre: due giovani vittime

6 novembre 2004 – Napoli

Antonio Landieri, ragazzo disabile di 25 anni, muore in seguito ad una sparatoria in via Labriola, a Scampia.  Altre cinque persone, tutte incensurate, restano ferite. Un momento di svago, Antonio e i suoi amici erano infatti occupati con una partita di calcio balilla, viene rotto improvvisamente da decine di colpi d’arma da fuoco. 

Antonio cerca di scappare e di ripararsi nell’androne di un palazzo, ma la sua disabilità non gli permette di correre velocemente. I proiettili riescono a raggiungerlo, il ragazzo muore sul colpo. Sul posto vengono ritrovati in tutto 16 bossoli.

 

6 novembre 1989 – Grumo Nevano

La storia di Pasquale Miele è simile a quella di tante altre persone che hanno perso la vita ingiustamente a causa della criminalità organizzata. 

Pasquale era un giovane imprenditore emergente di appena 28 anni, insieme al padre Tammaro e ad altri due fratelli, conduceva un piccolo laboratorio di abbigliamento, sistemato proprio accanto alla sua abitazione. 

Pasquale si trovava  nella sua casa, insieme alla sua famiglia, sentendo alcuni rumori si avvicinò alla finestra, aprendo leggermente le imposte e rimanendo fermo dietro al davanzale, ma proprio in quel momento i killer aprirono il fuoco ad altezza d’uomo colpendolo in pieno petto. Tra il rumore dei tuoni e della pioggia fitta  si confuse il terribile colpo che provocò la sua tragica morte.

FONTE: Fondazionepolis.regione.campania.it

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