Il 26 giugno del 1959 a Palermo la mafia uccide la quindicenne Anna Prestigiacomo. I motivi del delitto sono stati ricondotti ad una possibile vendetta nei confronti del padre ritenuto confidente dei carabinieri.
Nel 1983 un omicidio a Torino. Vittima il magistrato Bruno Caccia.
Due anni più tardi è la camorra a colpire. A Casapesenna, città in provincia di Caserta, viene assassinato Mario Diana, imprenditore quarantanovenne, al quale le cosche locali volevano sottrarre l’azienda.
Il 26 giugno del 2005 a Bovalino, nel reggino, la ‘ndrangheta ammazza Pepe Laykovac Tunevic, slavo di 36 anni, slavo, in una normale e affollata mattina di mercato. Come prassi vuole non ci sono testimoni.
Nel 2012 un altro omicidio di camorra. A Casoria, nel napoletano, un proiettile vagante colpisce Andrea Nollino, mentre spazzava davanti al bar di cui è uno dei titolari. I killer cercavano di colpire le persone a bordo di un auto che inseguivano in scooter.
Redazione
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