Sono rincasati più ricchi che mai gli studenti di ritorno da Palermo. Sono tornati nelle loro ragioni, esattamente dove è cominciato il vero viaggio alla scoperta delle lezioni di valori, giustizia ed onestà che a distanza di ventun’anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino continuano ad impartire.
E’ nelle loro città, nelle loro scuole che settembre scorso le classi di ogni ordine e grado che hanno viaggiato sulle due Navi della Legalità, una salpata dal porto di Civitavecchia e l’altra dal porto di Napoli hanno cominciato a studiare la “legalità”.
Oltre 800 scuole, 20 mila studenti e 13 Paesi europei con le loro delegazioni di giovani sono tornati a Palermo e nell’aula bunker del maxi-processo per commemorare il XXI anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. E’ dal 2002, in occasione del decennale della strage di Capaci, che la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si rivolge alle scuole di tutta Italia per realizzare insieme iniziative di educazione alla legalità.
Quest’anno, oltre al convegno tenutosi nell’aula bunker i ragazzi hanno potuto visitare le piazze simbolo della città di Palermo (Piazza Magione, Parco Ninni Cassarà) e Corleone. Gli studenti hanno partecipano alle iniziative organizzate dal MIUR, dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e dalle scuole di Palermo animando con la loro sete di sapere i “Villaggi della Legalità” allestiti ad hoc non solo dalle scuole siciliane ma anche dalle associazioni antimafia e dalle Forze dell’Ordine, dalla Protezione Civile e da molti altri organismi che operano a vario titolo per il bene comune e in nome della legalità.
Quest’anno gli studenti interessati sono stati più di 15mila.
E l’appuntamento non è all’anno prossimo, ma a domani. Perchè sia tutti i giorni 23 Maggio.
Carmen Cretoso