Ancora oggi a tanti anni di distanza dalla fuoriuscita dello squilibrato Syd Barrett, di cui prese il posto, questo distinto signore dalla faccia bonaria e dall’aria svagata, così contrastante con l’immagine che abbiamo attraverso le foto degli anni ’60, è il chitarrista dei Pink Floyd, mitico gruppo psichedelico responsabile di innumerevoli capolavori. Un gruppo che ha dovuto subire varie scissioni, compreso l’inossidabile Rick Wright (nel 1979), poi rientrato per misteriose ragioni; la conseguenza è che adesso la leggendaria band non sembra altro che un terzetto che si trascina più o meno stancamente fra un concerto e l’altro rincorrendo i fasti del passato. Sensazione che hanno in molti, anche se tanti altri potranno non essere d’accordo con questo giudizio.
David Jon Gilmour, nato il 6 marzo 1946 a Cambridge, Inghilterra, era un buon amico di infanzia di Barrett, con il quale al tempo delle scuole imparò a suonare la chitarra. Già nel 1962 duettavano insieme durante le prove del suo gruppo “Mottoes”, sciolto come neve al sole per fare posto a esperienze con vari gruppi locali come i “Ramblers” o i “Jokers wild”.
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