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Auguri al Molleggiato

Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, ballerino, showman, attore, regista e produttore italiano. È soprannominato il Molleggiato per via del suo modo di ballare. In tutta la sua carriera Celentano ha venduto circa 150 milioni di dischi. Adriano Celentano è l’artista italiano con le più alte vendite di dischi stimati, parimerito con Mina.
Molto spesso anche autore delle musiche delle sue canzoni (a volte co-autore di musica e testi, anche se, secondo la moglie Claudia Mori, li lasciò firmare ad altri), grazie alla sua carriera e ai suoi grandi successi, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo, è considerato uno dei pilastri della musica leggera italiana. Il suo carattere ha fatto sì che attorno a Celentano si costruisse un personaggio divenuto un emblema e un’icona per molti italiani del secondo dopoguerra.
Uno dei meriti maggiori che gli viene riconosciuto è quello di essere stato uno dei primi musicisti italiani a capire che qualcosa, nel mondo della musica (e del costume), stava cambiando, introducendo in Italia, influenzato dalle nuove stelle del rock and roll proveniente dagli Stati Uniti, un nuovo tipo di musica, sfrenata e di grande appeal soprattutto per i giovani di allora.
Celentano nasce a Greco, un quartiere di Milano, il 6 gennaio 1938 da genitori originari di Foggia, trasferitisi in Lombardia per motivi di lavoro.
Presa la licenza di quinta elementare, lascia la scuola e inizia a lavorare tentando diversi mestieri, tra cui per ultimo e il più amato quello di orologiaio. Tuttora Celentano si diletta di orologi nel tempo libero.
Nello stesso periodo inizia ad interessarsi di musica, in particolare del rock and roll, che, come molti altri giovani italiani, inizia a conoscere nel 1955 con l’arrivo in Italia del film Blackboard Jungle, in italiano Il seme della violenza: nella colonna sonora c’è una canzone, intitolata Rock around the clock, cantata da un cantante sconosciuto in Italia, Bill Haley, accompagnato dal suo complesso, i Comets, e Celentano (come altri giovani) rimane folgorato, decidendo di voler anche lui diventare un cantante di rock’n’roll.
Forma di lì a poco un gruppo, i Rock Boys, costituito da quattro suoi amici: i tre fratelli Ratti alla batteria, al basso e alla chitarra (Franco, chitarrista, Marco, il bassista, diventerà in seguito un celebre contrabbassista jazz, oltre che musicista con Ivan Della Mea, mentre Giancarlo, il batterista, entrerà in seguito nel gruppo di Bruno De Filippi ed accompagnerà poi negli anni settanta Giorgio Gaber nei primi spettacoli del teatro canzone) e Ico Cerutti (torinese trasferito da poco a Milano con la famiglia) alla seconda chitarra, ed è con questa formazione che, dopo aver preparato alcuni brani di rock and roll americani (a cui Celentano, non sapendo l’inglese, cambia le parole), i Rock Boys debuttano nel 1956 all’Ancora, locale di Milano, per poi passare in breve tempo al club Santa Tecla, molto più noto, ma continuando anche ad esibirsi in altri teatri di Milano.
In uno di questi, il teatro Smeraldo, alla fine del 1956, Celentano e i Rock Boys conoscono un complesso di rock’n’roll che arriva da Roma: sono un gruppo di fratelli guidati dal più giovane, il quindicenne Antonio Ciacci, ed uno di essi, il chitarrista Enrico, si mette in evidenza come il più dotato di tecnica musicale (anni dopo, Celentano ritroverà Antonio, diventato nel frattempo Little Tony).
Intanto si è aggiunto ai Rock Boys il pianista Enzo Jannacci proveniente dai Rocky Mountains (il gruppo che accompagna Tony Dallara), e che è stato presentato a Celentano da Pino Sacchetti, saxofonista amico di Jannacci che entra anch’esso nel gruppo. In questi primi spettacoli Celentano mischia alle canzoni intermezzi di cabaret (con l’imitazione di Jerry Lewis) e di ballo: lascia ai musicisti lo spazio per suonare, mentre lui balla in maniera dinoccolata e snodata.
Celentano conosce anche un ballerino, Alberto Longoni, che si esibisce con il nome d’arte di Torquato il Molleggiato (anni dopo diventerà famoso come Jack La Cayenne), e spesso lo porta con il gruppo durante le esibizioni: un giorno, annunciato in cartellone, Longoni non si presenta ad una serata perché bloccato dalla Polizia, e Celentano balla al suo posto, diventando lui Il Molleggiato.

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