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Professionisti liberi dalle Mafie, sabato la presentazione

La lotta al racket delle estorsioni ed a Cosa Nostra sarà più efficace se a fianco degli imprenditori e dei consumatori ci saranno anche i professionisti.
Il prossimo 15 ottobre celebriamo l’autofondazione di questo nuovo movimento e a quattro anni dalla presentazione di Libero Futuro torneremo a riempire di persone e di emozioni uno degli spazi culturali più prestigiosi della città.
La straordinaria diffusione e pericolosità del sistema mafioso impone ad ogni soggetto sociale, singolo o associato, pubblico o privato, di svolgere un ruolo attivo nel contrastarlo. Siamo convinti, infatti, che la mafia si potrà sconfiggere solo se a combatterla non saranno più alcuni soggetti isolati, ma tutte le istituzioni, compresi gli Ordini Professionali oltre che la larga maggioranza della società civile.
All’origine della nascita degli Ordini c’è stata, tra l’altro, la necessità di vigilare sul corretto comportamento degli iscritti. Probabilmente questa funzione, con il trascorrere degli anni, ha perso l’importanza che il legislatore le aveva attribuito.
Per tutto ciò, il “Comitato Professionsiti Liberi”, insieme a LiberoFuturo e Addiopizzo, ha ritenuto utile redigere uno specifico Manifesto che, oltre a riprendere quanto già regolato dalle norme e dai codici deontologici, possa essere osservato nell’ambito più specifico della lotta al racket del pizzo ed al sistema mafioso.
Tutti coloro che sottoscriveranno la “Dichiarazione di impegno” entreranno a far parte di una lista di professionisti che sarà resa pubblica. Il Manifesto contiene norme etiche specifiche che, una volta sottoscritte, impegneranno pubblicamente al loro rispetto e all’attenta osservanza ogni singolo professionista, pena l’esclusione dalla lista stessa.
Il Manifesto è rivolto a tutti i professionisti siano essi liberi professionisti o dipendenti pubblici e privati. Essi, sottoscrivendolo, si impegnano a rispettarne le indicazioni nell’ambito delle loro competenze professionali e responsabilità individuali.Sabato 15 renderemo pubblico l’elenco dei sottoscrittori che sono in maggioranza di Palermo ma ben presto, anche grazie al sostegno della FAI (Federazione antiracket italiana), ne aderiranno molti altri da tutta Italia.
Possono sottoscrivere il Manifesto anche i professionisti non iscritti agli Albi, i dipendenti pubblici o privati, i laureati ed i diplomati in materie professionali (geometri, ragionieri, periti).

Comunicato stampa

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