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7 febbraio: una vittima a Nocera inferiore

7 febbraio 2010 NOCERA INFERIORE (SA)

Il giorno 7 febbraio 2010 a Nocera Inferiore (Salerno) è stato rinvenuto il corpo esanime della signora Gaetana Spinosa , una donna di 80 anni titolare di un’edicola-tabacchi.
Quando sono entrati nell’esercizio commerciale, sito in via Astuti, nei pressi di largo San Biagio, i vigili del fuoco del distaccamento locale ed i carabinieri della locale compagnia, diretti dal tenente colonnello Massimo Cagnazzo, hanno trovato a terra il corpo della donna, in una pozza di sangue, con una vasta ferita alla testa e ustioni sul volto.
A dare l’allarme poco dopo le 14.30 sono state delle persone, che hanno visto uscire del fumo dall’edicola.
Il giorno dopo sono tratti in arresto, dai carabinieri della Compagnia di Nocera e del Reparto operativo di Salerno, i presunti autori del cruento omicidio. Nel corso della notte i militari hanno fatto irruzione nell’abitazione di due pregiudicati dove sono stati rinvenuti e sequestrati, nascosti all’interno della lavatrice, otto dosi di cocaina, gli indumenti utilizzati per la rapina, che recavano tracce di liquido ematico e l’intera refurtiva. Le due persone arrestate rispondono dei reati di omicidio e rapina pluriaggravata, vilipendio di cadavere e incendio doloso in concorso.
Dalle immagini di una telecamera di videosorveglianza si è potuta ricostruire la sequenza degli eventi: i due malviventi hanno asportato 500 euro in contanti ed alcune stecche di sigarette dall’esercizio commerciale e, prima di darsi alla fuga, hanno cosparso il corpo della donna e le suppellettili della rivendita, con due bottiglie di alcol prelevate dagli scaffali del negozio, appiccando il fuoco.
Gaetana Spinosa non aveva figli ed era rimasta vedova da circa un anno.
Con rito abbreviato vengono condannati in primo grado, dal GUP di Nocera Inferiore, Giovanni Fierro e Monica Chechile a trent’anni di reclusione per l’omicidio di Gaetana Spinosa.
Nel 2012 la Corte d’Assise e d’Appello di Salerno accoglie le richieste dei legali della difesa, Antonio Fasolino e Valerio De Nicola, concedendo agli imputati le attenuanti generiche escludendo le aggravanti delle sevizie e riduce la pena di Fierro e Chechile a diciannove anni e quattro mesi.

FONTE: fondazionepolis.regione.campania.it

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