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Disastro Ambientale e pesca illegale ai faraglioni di capri. Arrestati i colpevoli.

di Redazione

Un disastro ambientale. Due organizzazioni criminali per procurarsi datteri di mare hanno devastato l’ecosistema marino del golfo di Napoli, creando danni consistenti ai faraglioni di Capri. 6 persone sono finite in carcere, 6 ai domiciliari, tre divieti di dimora a Napoli e 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria per associazione a delinquere e reati ambientali, tra cui la devastazione, appunto. I magistrati si sono avvalsi anche di un gruppo di esperti, coordinati dal professor Giovanni Fulvio Russo e da Marco Sacchi dell’Ismar-Cnr, per comprendere cosa avveniva sotto l’acqua.

I faraglioni, per i periti, hanno subito danni per il 48% delle loro pareti sottomarine. Il volume di affari dei due gruppi, uno napoletano e l’altro tra Castellammare e Capri, era grande, visto che i datteri costano dai 40 ai 200 euro al chilo e che due dei capi del gruppo napoletano in pochi mesi hanno commercializzato 8 quintali di questo prodotto illegale ma molto ricercato.

In una intercettazione, poi, uno degli indagati si vantava di aver guadagnato in pochi mesi 20mila euro. Un dattero di mare impiega 30 anni per crescere nella parete e diventare appetibile.