La sempre crescente ansia generata dagli attacchi di Parigi porta i governi occidentali ad accelerare e migliorare l’offensiva contro il Da’esh. Dall’ultima conferenza svoltasi a Londra giovedì è emerso che l’impegno previsto è di almeno due anni. Ma c’è un’altra preoccupazione, quella dei foreign fighters. Problema comune all’Occidente, ma anche a tutti quei paesi che gravitano nell’area dell’Asia Centrale.