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Il quarto incontro

Tracciabilità ed etichettatura per la tutela del consumatore, questo il segreto del binomio che lega indissolubilmente ambiente e salute e che Antonio Limone – Commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Izsm) – ha sapientemente descritto a tutti coloro che ieri sera hanno preso parte al quarto incontro del Portici Science Café dedicato all’argomento della sicurezza alimentare e che ha visto la partecipazione di Gimmo Cuomo (Corriere del Mezzogiorno) nel ruolo di moderatore. “La vera prospettiva del controllo – spiega Limone – fonda le sue radici su questo legame inscindibile tra il territorio ed il cibo. Solo conoscendo il luogo e la modalità di produzione di un determinato cibo evito di incorrere in spiacevoli incidenti”. Ogm, Terra dei fuochi, Mediterraneo da salvaguardare sono alcuni dei tanti argomenti sollevati durante l’incontro che ha orientato a forme di consumo e di produzione finalizzate alla tutela consapevole dell’ambiente.

“Solo rispettando la propria terra – ha continuato il Commissario – si può assicurare al consumatore un cibo sicuro, sano e si può realmente preservare la salute dei cittadini. La verità è che negli ultimi anni l’uomo si è comportato come se avesse a disposizione cinque pianeti, consumando più del dovuto e utilizzando modalità non rispettose della biodiversità. Spesso si produce e si consuma senza avere un quadro complessivo di tutela”.

Tra le soluzioni suggerite ai consumatori la consultazione del QRCode quale garanzia di trasparenza per il consumatore. Immaginiamo, ad esempio, che una persona decida di acquistare prodotti campani: basterà puntare il suo cellulare sulla confezione del prodotto, sul quale spicca un Bare-code a forma della Regione Campania e gli comparirà una schermata che descrive la tracciabilità del prodotto in questione, gli esami effettuati rispetto a quell’elemento ed una serie di informazioni che servono a dare sicurezza rispetto all’acquisto. Ad oggi sono circa duemila le aziende che hanno stipulato la convenzione a dimostrazione della salubrità dei propri prodotti. Si tratta di un buon esempio per vincere la diffidenza diffusa sull’agroalimentare campano, recuperando una fiducia che si basa su dati ufficiali, tranquillizza il consumatori e restituisce dignità al territorio.

Portici Science Cafè

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