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Al Raduno Nazionale dei Giovani di Libera con Francesco Clemente e la canzone dedicata a Silvia Ruotolo

Una opportunità di condivisione e scambio: lo scopo principale degli appuntamenti estivi nazionali rivolti ai giovani che fanno parte della rete di Libera contro le mafie.

Quest’anno il settimo Appuntamento Nazionale dei giovani di Libera si è svolto in un luogo particolare, dove visse e operò Danilo Dolci: il Borgo di Dio – Trappeto (PA) dove, per cinque giorni, si sono svolti laboratori, incontri, riflessioni, memoria e attività sportive.

Tra i presenti Luigi Ciotti, Antonella De Miro, Leoluca Orlando, Gian Carlo Caselli, Letizia Battaglia, Giacomo D’Arrigo, Morena Plazzi, Vittorio Teresi e Salvo Palazzolo.

Anche il nostro amico Francesco Clemente, figlio della vittima innocente di camorra Silvia Ruotolo, quest’anno ha partecipato al raduno e ai laboratori di Musica contro le mafie. In quella occasione, dopo essere venuti a conoscenza della storia di Francesco, i ragazzi hanno deciso di scrivere un testo immaginando le parole di una ninna nanna di una mamma per il suo bambino di 5 anni, la stessa età che aveva Francesco quando perse tragicamente sua madre, per mano criminale.

Come si legge dal post della pagina di Musica contro le mafie:

“Francesco ha gli occhi azzurri, siede tra gli altri ed è figlio di Silvia. Aveva cinque anni quando la teneva per mano di ritorno dall’asilo. Il pranzo era già pronto in tavola. 41 colpi di pistola caduti dal cielo. Dispetti tra bande, questioni di torti. Una pallottola le attraversa la narice sinistra e arriva al cervello. Prima di cadere ed emettere l’ultimo respiro in una pozza di sangue, lancia Francesco, con le poche forze rimaste, sulla soglia di casa, alla fine di quella salita, in salvo.
E lui, che le somiglia così tanto da non crederci, oggi chiede una canzone, come un fiore, da regalare alla sua mamma.
Una ninna nanna. Come fossero le ultime parole che per sempre Silvia ripeterà a Francesco, tutte le notti. Gliel’abbiamo scritta.

Amore con gli occhi di mare,
Su, dai, entra in casa,
Non ti spaventare.

Quarantun gocce a cielo sereno
Una l’ho presa,
Ha mancato il terreno.

Amore, tu cercami sempre,
La brezza carezza le foglie e le piante.

Finisce per ora la nostra salita,
Ma gioca curioso
E affronta la vita.

Dolci siano i tuoi sogni
E se poi ti svegli
Pensami e poi canta
La canzone delle stelle,
Gocce, fate, note, fiori
E caramelle.

 

Di seguito la canzone cantata dai ragazzi del raduno di Libera

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