Nella giornata di ieri, diverse sentenze hanno inferto un ennesimo duro colpo ai clan ercolanesi.
Il Gup del Tribunale di Napoli, De Palma, ha condannato a 16 anni con articolo 8 il neo collaboratore di giustizia Simone Borrelli, per 416 bis, tentato omicidio ed armi ed a 10 anni Ciro Uliano, entrambi per il tentato omicidio commesso dal clan Birra ai danni di Ciro Nocerino ed Aniello Estilio.
I fatti risalgono al 3 maggio del 2007 , Estilio e Nocerino erano i reggenti del sistema di racket ed estorsioni messo in piedi dal clan ‘Ascione-Papale’, e quindi considerati un grande pericolo per l’egemonia territoriale costruita dai Birra. I due riuscirono a salvarsi sfrecciando a tutta velocità, nella loro auto blindata Lancia Thema, nonostante i ventotto colpi esplosi contro l’autovettura.
Il Gip di Napoli ha condannato Giuseppe Costabile, neo collaboratore di giustizia, del clan Ascione- Papale a 8 anni con art 8 per 416 bis, per il tentato omicidio nei confronti di Marco Cefariello, rampollo del clan Birra .
Infine per l’omicidio di Giorgio Battaglia , è stato condannato Ciro Montella (clan Ascione –Papale) in rito abbreviato a 30 anni di carcere mentre è stato assolto Pietro Papale.
Montella era accusato di essere il mandante dell’agguato.
Nell’ altro processo in corso dinanzi alla Quarta sezione della corte di Assise di Napoli è imputato Natale Dantese sempre per l’omicidio Battaglia. Sempre per questo delitto sono stati condannati i collaboratori di giustizia Ciro Gaudino a 12 anni ed Andrea e Gaetano Esposito a 10 anni di reclusione. Già condannato a 16 anni dal Tribunale dei Minori, Michele Barone.