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Ercolano, si accende il dibattito sull’acqua pubblica

Ercolano,  bocciata la mozione sull’impegno acqua pubblica.  

 

In poche ore la notizia, ha fatto il giro della città, facendo scattare un aspra critica nei confronti della maggioranza che sostiene il sindaco Ciro Buonajuto. I primi a far soffiare il vento di tempesta sono stati gli stessi consiglieri d’opposizione che si erano fatti promotori dell’importante mozione. Dopo il “no” della maggioranza, che prima ha contestato la questione formale dell’atto, nel punto in cui i consiglieri chiedevano «la revisione del disegno di legge proposto dal vice presidente della regione Campania, Bonavitacola».

 

Il comma della mozione, che si poneva come pomo della discordia è stato sottoposto a votazione a seguito di un emendamento proposto dalla stessa opposizione, bocciato a sua volta. Ma la tensione nell’aula consiliare di corso Resina, è salita alle stelle quando sotto i “no” della maggioranza è caduta la mozione stessa. La tensione del momento si legge chiara nel post pubblicato su Facebook dalla consigliera Antonietta Garzia che poco dopo la fine dei lavori ha scritto sul social network: «È’ evidente che l’acqua rappresenta per certi poteri forti e per certe lobby un bene economico su cui lucrare, ed anche molto, proprio perché bene essenziale alla vita di ciascun individuo. Ieri in consiglio la dimostrazione è stata chiara. Squallidi e pretestuosi gli interventi contro la mozione».

Nella mattinata non è tardata ad arrivare la replica del sindaco Ciro Buonajuto, che in una nota ha scritto: «In merito al voto contrario espresso dalla maggioranza nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale in merito alla mozione sull’acqua pubblica, mi duole constatare la vergognosa strumentalizzazione del Consiglio Comunale che è stata compiuta in queste ore. Chiariamo subito una cosa: anche se avessimo votato a favore della mozione, il provvedimento sarebbe stato inapplicabile. Il Comune ci avrebbe rimesso solo tempo e soldi senza la possibilità di cambiare niente. L’acqua è un Bene comune ed è doveroso che sia un Bene pubblico. Senza se e senza ma. La mozione presentata in Consiglio Comunale non poteva essere approvata per varie ragioni. Innanzitutto, il decreto ‘Salva Italia’ ha modificato il Codice dell’Ambiente con l’introduzione di nuove norme tra cui l’attribuzione delle competenze in materia di servizio idrico agli Enti d’Ambito territoriali e l’obbligo per i Comuni a partecipare all’Ente d’Ambito di propria competenza. La stessa mozione, inoltre, andava a sovrapporsi all’iter legislativo sul Riordino del Servizio che tra qualche giorno approderà in Consiglio Regionale».

 

Oltre le polemiche politiche di queste ore, Radio Siani vuole rimarcare la sua posizione, in quanto da sempre è a favore dell’acqua pubblica, e di tale battaglia si è fatta sempre promotrice accanto ai comitati che lavorano in tale direzione. Nell’ambito dell’iniziativa pre elettorale ‘Io mi confronto’, organizzata dalla stessa Radio, la questione dell’acqua pubblica è stata affrontata con una domanda chiara e precisa rivolta a tutti i candidati sindaco della città degli Scavi.

Redazione

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