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“Dopo Parigi aspettiamoci altre tragedie in Europa” Giulietto Chiesa intervista fiume a Radio Siani

“Dopo l’attentato di Parigi aspettiamoci altre tragedie, in Europa l’operazione è ancora in corso, non è finita. Il primo risultato di Parigi sarà una stretta drammatica sulle libertà democratiche in Europa, il secondo uno strattonamento dell’Europa verso gli Stati Uniti con il conseguente incremento della forza militare americana negli stati membri dell’euro. Sono molto inquieto per il nostro destino.”

Radio Siani ospita con orgoglio il giornalista già parlamentare europeo Giulietto Chiesa in una lunga intervista ai sui microfoni. “Non è facile ad oggi, nel panorama dell’informazione italiana che ci ritroviamo, trovare personalità che affrontano e trattano, argomenti e tematiche con il taglio utilizzato dal direttore di Pandora Tv” dichiara il presidente della radio Giuseppe Scognamiglio, che aggiunge che “per una realtà di denuncia come la nostra, riuscire ad avere una autorevole voce fuori dal coro come quella di Chiesa è un’occasione di crescita e di confronto importantissima. Siamo onorati di averlo avuto nei nostri studi, dei complimenti che Giulietto ci ha fatto per il progetto radio e ancor di più della sua apertura ad una collaborazione con noi”.

Nella lunga intervista, tenutasi negli studi di corso Resina 62, nell’appartamento confiscato alla camorra nella città di Ercolano, si sono trattati e approfonditi molteplici temi, con un punto di vista completamente diverso da come vengono affrontati dall’informazione convenzionale. Lo stesso giornalista della Val Borbera scherzandoci su dice, che poiché viene considerato un dietrologo, un complottista. Sarebbe meglio coniare un nuovo termine come ad esempio “complottologo”, dato il ruolo che oggi gli viene affibbiato dall’opinione pubblica.

L’intervista inizia prendendo spunto dalla visita a Napoli, con Giulietto Chiesa che racconta che è avvenuta a seguito dell’invito ricevuto da padre Alex Zanotelli per la conferenza stampa di presentazione della campagna ‘Un’altra difesa è possibile’, tenutasi a Palazzo San Giacomo. L’intervista inizia proprio trattando i temi del disarmo italiano, l’acquisto degli F35, il ruolo militare dell’Italia in Europa. Tra gli argomenti successivi si affronta la libertà d’informazione, il ruolo interpretativo che i media convenzionali giocano nei confronti dei cittadini, l’attentato parigino definito un “maquillage“, la nascita e i finanziatori dell’Isis, nonché il ruolo chiave di Usa, Cia e Servizi Segreti italiani. Il perché della crisi occidentale e le sue cause. Gli anni nei quali Chiesa ha trascorso come corrispondente dall’ex Unione Sovietica e dei libri che ha scritto sul tema, che ci danno la possibilità di collegarci anche alla questione Ucraina “utilizzata come un bastone per colpire la Russia sul suo confine”. La guerra degli Usa a Putin, nonché il ruolo strategico della Russia per l’asse Europa – America nel fermare l’impero cinese che terrorizza gli Usa in pieno declino. Alla domanda sul perché l’Europa non reagisca e perché non è autonoma dagli Usa Giulietto Chiesa risponde che è “perché sono tutti ricattabili”, citando Snowden e ricordando la vicende di Dominique Strauss-Kahn “processato, condannato e distrutto politicamente, cambiando cosi il corso delle elezioni presidenziali Francesi”. “Questa è la mia interpretazione: la signora Merkel è nelle mani degli Stati Uniti d’America, che le hanno dato in dono la Germania e l’Europa“. La stessa Europa che “cerca di mostrare unità”, continua Chiesa, riferendosi alla foto dei leder politici scattata in Francia “ma che in realtà non è cosi, perché sta vivendo un periodo di grande subbuglio e rivoluzione politica”, ricordando i movimenti anti euro in forte crescita come il Front National, Podemos, Ukip e quello del non voto Italiano. L’intervista volge al termine toccando un ultimo delicato tassello, l’alleanza tra Israele e Arabia Saudita contro l‘Iran. Un’ultima battuta di attualità che non potevamo farci mancare è sul nuovo Presidente della Repubblica. Giulietto Chiesa ci risponde che sarà un presidente travicello cosi come richiesto da Renzi, ed il più travicello di tutti è il nostro.

Redazione

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